Maturita’ 2012: 5 possibili tracce a tema ambiente per la prima prova

Tra le tematiche che potrebbero apparire relativamente al tema dedicato ad argomenti di attualità non possiamo sottovalutare le vicende legate all'ambiente che hanno interessato il nostro Paese e l'intero Pianeta. In vista della prima prova potrebbe dunque esservi utile provare a raccogliere alcune informazioni sulle vicende legate alla questione del nucleare dopo Fukushima, sull'emergenza rifiuti italiana, oltre che riguardo il naufragio della Costa Concordia e la difesa delle coste. Da non dimenticare inoltre alluvioni e rischio idrogeologico in Italia e la sempre più preponderante rilevanza delle energie alternative

Maturità 2012. Si avvicina la prima prova, il tema di italiano, per tutti gli studenti che quest’anno dovranno affrontare l’Esame di Stato. Da questìanno le tracce saranno comunicate non più con il classico plico che veniva spedito dal ministero a tutte le scuole statali d’Italia, ma con un nuovo sistema informatizzato e codificato onde evitare le classiche “fughe di notizie” che caratterizzano quest’appuntamento.

Come ogni anno però, è già cominciato il cosiddetto “toto-tema”, le ipotesi sulle tracce che verranno assegnate il 20 giugno prossimo.

Tra le tematiche che potrebbero apparire relativamente al tema dedicato ad argomenti di attualità non possiamo sottovalutare le vicende legate all’ambiente che hanno interessato il nostro Paese e l’intero Pianeta. In vista della prima prova potrebbe dunque esservi utile provare a raccogliere alcune informazioni sulle vicende legate alla questione del nucleare dopo Fukushima, sull’emergenza rifiuti italiana, oltre che riguardo il naufragio della Costa Concordia e la difesa delle coste. Da non dimenticare inoltre alluvioni e rischio idrogeologico in Italia e la sempre più preponderante rilevanza delle energie alternative. (Per approfondire i vari argomenti seguite i link)

Nucleare post-Fukushima

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Dopo Fukushima, una riflessione sul nucleare si è accesa in tutto il mondo, in particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e delle centrali di vecchia data ed alla reale necessità di ricorrere al nucleare per la produzione energetica avendo a disposizione fonti rinnovabili che non comportano rischi elevati per la produzione di energia e che non annoverano, come nel caso del nucleare, il non sottovalutabile problema della gestione delle scorie radioattive a seguito della dismissione di una centrale. Dopo Fukushima il nucleare è davvero in declino? Se da una parte vi sono stati i buoni propositi di Germania, Svizzera e Francia (il Presidente Hollande ha recentemente annunciato di voler ridurre il tasso di energia elettrica proveniente dalle centrali nucleari dal 70% al 50% entro il 2025), dall’altra, in Paesi come la Russia, la Cina e l’India, la costruzione di un totale di 37 reattori nucleari si trova attualmente in corso.

Naufragio Concordia nell’anniversario del Titanic e misure per salvaguardare le coste

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L’incidente della Costa Concordia è tristemente avvenuto a quasi esattamente cento anni dal naufragio più noto della storia recente, quello del Titanic, nave ritenuta inaffondabile che si inabissò definitivamente nelle acque oceaniche dell’Atlantico il 15 aprile 1912. Il tragico evento relativo alla Costa Concordia ha portato il nostro Paese a riflettere sulla necessità di porre nuove misure di sicurezza per la navigazione relativamente alla salvaguardia delle coste e dell’ecosistema marino. Il traffico navale ed i relativi incidenti possono infatti essere causa dello sversamento in mare di sostanze inquinanti il cui recupero può non rivelarsi semplice e che possono essere in grado di compromettere la vitalità della flora e della fauna subacquea. Il “Decreto salva rotte” si spera possa tutelare maggiormente le coste del Paese, spesso caratterizzate dalla presenza di veri e propi paradisi della biodiversità, come nel caso del Santuario dei cetacei nell’Arcipelago toscano.

Emergenza rifiuti nelle città Italiane

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Nel corso dell’ultimo anno il tema dei rifiuti è purtroppo balzato agli onori delle cronache nei suoi aspetti più negativi. Per quanto riguarda la situazione di Napoli, lo scorso novembre venivano prospettate ulteriori sanzioni da parte dell’UE, di fronte a quella che veniva definita “una vergogna che va avanti da anni”. Come i governanti hanno deciso di agire per risolvere l’emergenza rifiuti nel capoluogo campano? Purtroppo nelle ultime settimane l’attenzione riguardo all’emergenza rifiuti si è spostata su Roma. Discariche provvisorie o raccolta differenziata? Per Roma si è pensato ad un piano straordinario e si sono scatenate le proteste per dire no a inceneritori e discariche in grado di deturpare luoghi che vedono la presenza di patrimoni storico-artistici, come Villa Adriana. Da segnalare, alla ricerca di un lato positivo, la crescita della raccolta differenziata.

Alluvioni e rischio idrogeologico in Italia

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Negli scorsi mesi sono state interessate da alluvioni e da eventi legati al rischio idrogeologico regioni come la Liguria, con particolare riferimento alla città di Genova ed alle Cinque Terre, tragicamente rovinate dalle incessanti ed inattese piogge dello scorso autunno. Che nel caso della Liguria si potesse però parlare di disastro annunciato? Forti piogge e dissesto idrogeologico non hanno mancato di interessare inoltre la Toscana e l’isola d’Elba. Come emerso da un dossier condotto da Legambiente, frane ed alluvioni costano al Paese 875 mila euro ogni giorno. Non bisogna, soprattutto, dimenticare le cause che hanno portato a rendere ancora più tragici per i cittadini i momenti interessati da alluvioni e forti precipitazioni, tra cui una gestione sbagliata del territorio e la scarsa considerazione delle aree ritenute ad elevato rischio idrogeologico, la mancanza di adeguati sistemi di allertamento e di piani di emergenza per mettere in salvo la popolazione

Energie rinnovabili

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È importante ricordare come nell’anno delle “Energie sostenibili per tutti nel nostro Paese il settore delle fonti energetiche alternative si stia dimostrando sempre di più come una soluzione possibile per aiutare l’Italia a distaccarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili e non rinnovabili (carbone e petrolio) e dalla dipendenza dai Paesi esteri per l’approvvigionamento di energia. Come lo scorso anno, anche nel 2012 l’Italia è coinvolta nella Giornata Mondiale del Vento (15 giugno), volta a promuovere l’eolico, settore che finora si è dimostrato in grado di contribuire fino al 9% relativamente al nostro fabbisogno energetico. Nelle ultime settimane si è inoltre svolto un dibattito sugli aumenti in bolletta, che secondo le associazioni ambientaliste non sarebbero dovuti alle rinnovabili, che anzi, potrebbero contribuire sempre di più ad un abbassamento dei costi energetici per le famiglie.

Questo il nostri piccolo contributo…ora tocca a voi! In bocca a lupo a tutt* i maturand*

Marta Albè

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