Le corride spagnole incassano un altro duro colpo. Dopo essere state bandite dalla Catalogna a partire dal 2012, le tradizionali, quanto sanguinose manifestazioni con i tori non saranno più trasmesse in TV. O almeno non su quella pubblica e non nella cosiddetta fascia protetta. RTVE, il principale gruppo radiotelevisivo della Spagna ha annunciato, infatti, la sua volontà di eliminare la trasmissione delle corride dal suo palinsesto per il nuovo anno.
Le corride spagnole incassano un altro duro colpo. Dopo essere state bandite dalla Catalogna a partire dal 2012, le tradizionali, quanto sanguinose manifestazioni con i tori non saranno più trasmesse in TV. O almeno non su quella pubblica e non nella cosiddetta “fascia protetta”. RTVE, il principale gruppo radiotelevisivo della Spagna ha annunciato, infatti, la sua volontà di eliminare la trasmissione delle corride dal suo palinsesto per il nuovo anno.
Come riporta anche l’agenzia GEAPRESS, la decisione “fa esplicito richiamo alla violenza della corrida. Le programmazioni di tali “spettacoli” coincidono inoltre con le fasce di orario caratterizzate da un pubblico molto giovane che, invece, deve essere protetto da simili visioni”.
In particolare il presidente delle RTve Alberto Oliart, nominato dal governo socialista del premier Zapatero ha comunicato alla commissione parlamentare di controllo di aver inserito nel “Manuale” della programmazione del nuovo anno la corrida tra le “questioni sensibili” per l’orario protetto, date le scene di violenza contro gli animali Tanto per intenderci, fra le altre questioni da “trattare con prudenza” fra le 9 del mattino e le 10 di sera, figurano anche il terrorismo, la violenza contro le donne, il razzismo, la xenofobia e la droga.
Come c’era da aspettarsi non sono mancate le dure critiche e le polemiche dei sostenitori della fiesta taurina. A partire dai giornali conservatori e da chi considera la corrida “bene culturale” nazionale oltre che dall’Unione dei Toreri la quale, dalla parole del suo coordinatore Inigo Fraile, ha accusato la televisione pubblica di “ipocrisia” evidenziando come nella fascia protetta vengano comunque trasmesse “moltissime scene di violenza, non solo con animali ma anche con persone, in innumerevoli serial e film, nei quali i bambini non distinguono la finzione dalla realtà“. Fraile spera che in caso di vittoria del Partido Popular alle prossime politiche spagnole la decisione della Tve venga revocata.
C’è da dire però che già da alcuni anni la Rtve aveva interrotto le dirette “live” delle corride e ridotto sensibilmente la loro copertura mediatica a favore di altri sport, calcio in primis. L’emittente pubblica continuerà però a trasmettere la ‘feria di San Firmin’, la storica corsa con i tori della città Navarra.
È interessante comunque notare come secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno spagnolo in generale le corride siano complessivamente in calo. Nel 2009 si sono svolte 1848 corride e 4889 altre manifestazioni con tori, il 16,88% in meno rispetto all’anno precedente, percentuale che sale a meno 29,52%, se confrontata con il 2007.
Simona Falasca