10 lezioni di vita che ci ha lasciato Tiziano Terzani

Tiziano Terzani, uomo, giornalista, viaggiatore, ricercatore spirituale che non si è mai lasciato abbagliare dalle "illuminazioni" facili e che ha sempre mantenuto i piedi ben saldi a terra anche sulle vette dell'Himalaya. Ormai 19 anni fa ha lasciato questo mondo, ma il suo ricordo è vivo in tutti noi grazie alle sue parole e ai suoi scritti.

I libri e e gli insegnamenti di Terzani sarebbero da citare tutti parola per parola, da conoscere a memoria come le tabelline. Non è stato facile selezionare solo dieci delle sue frasi più importanti, ma speriamo possiate farne tesoro insieme agli insegnamenti che potrete incontrare leggendo i suoi libri e guardando i video dei suoi discorsi.

Macelli e allevamenti

Avete mai sentito le grida che vengono da un macello? Bisognerebbe che ognuno le sentisse, quelle grida, prima di attaccare una bistecchina. In ogni cellula di quella carne c’è il terrore di quella violenza, il veleno di quella improvvisa ultima paura dell’ animale che muore. (Tiziano Terzani – Un altro giro di giostra)

Una riflessione importante sul mangiar carne, su come l’uomo riesca a tralasciare il collegamento tra ciò che trova nel proprio piatto e la violenza necessaria per ottenerlo. Senza contare i veleni, come li chiama Terzani, che permangono negli alimenti a base di carne per via del terrore causato dalla violenza, dell’ultima paura dell’animale condotto al macello.

Il vero maestro

L’unico vero maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio dell’Himalaya… È dentro di noi!”. (Tiziano Terzani)

Nessun guru, saggio o maestro può indicarci la via da seguire per la nostra vita. Non lo troveremo in nessun luogo del mondo, nemmeno nella foresta più sperduta. Il vero maestro è dentro di noi, è la nostra coscienza morale, la nostra luce interiore che può guidare i nostri comportamenti nel mondo e nella società.

Felicità e consumismo

Siamo noi che non vogliamo sentire che c’è altro al di là della materia. Tutto il mondo di oggi si fonda sulla materia. L’acquisizione, l’avere più che l’essere, la concorrenza. Pensa: un ragazzino oggi va a scuola e invece di scoprire le gioie della terra e del mondo, le regole e le meraviglie, la prima cosa che gli insegniamo e li imponiamo è essere concorrente del suo vicino. (Tiziano Terzani – Monologo sulla felicità)

In questo monologo sulla felicità Terzani ribadisce che tutto il nostro mondo è fondato sul profitto, che fin da piccoli, già dai primi anni di scuola, ci insegnano a sopraffare gli altri, con qualsiasi mezzo, per primeggiare. Terzani ci spiega come le distorsioni del sistema economico moderno ci abbiano portato all’infelicità.

La sola rivoluzione possibile è dentro di noi

In tutta la mia vita ho visto rivoluzioni fallite. L’Unione Sovietica, i massacri di quel regime in nome di un sogno, un grande sogno orribile, un incubo… Risultato: una grande povertà sia materiale che spirituale. Allora forse è il momento di pensare che la sola rivoluzione che è possibile fare è dentro di noi, cominciare da noi. (Tiziano Terzani)

La sola rivoluzione che è possibile fare è dentro di noi. Terzani lo ha capito vivendo a diretto contatto con la natura, in una foresta di rododendri, su una delle montagne più alte dell’India. Qui ha compreso che le rivoluzioni violente e i massacri della storia non hanno portato alcuna felicità. La vita è una cosa sola con il tutto e anche la nostra piccola esistenza che sembra insignificante in realtà è importante per il cambiamento.

La presunzione dell’uomo bianco

Gli aborigeni vivevano in questo continente straordinario che è l’Australia con una civiltà che aveva modi di comunicare al di là di ciò che noi conosciamo: le parole… È arrivato l’uomo bianco e soltanto il vederlo, soltanto il vederlo, ha distrutto questa civiltà. (Tiziano Terzani – Documentario Anam)

Terzani qui espone il grande problema della società occidentale. La presunzione dell’uomo bianco che crede di essere superiore a tutti gli altri abitanti della Terra. Chiarisce come la civiltà occidentale, che si considera più evoluta di altre, abbia cancellato tradizioni millenarie come quelle legate alla popolazione aborigena.

Essere vegetariani

Violenza produce violenza, non c’è niente da fare. Per questo anche il mio essere vegetariano è una scelta morale. Ma come si può allevare la vita per ucciderla e mangiarsela, come si può ottenere in delle spaventose gabbie migliaia e migliaia di polli a cui si debba tagliare il becco perché non becchino le galline che gli stanno a fianco… Tutto per ingrassare, tutto perché possiamo avere anche noi parte di questa realtà… Hai mai sentito le urla di un macello di maiali? Come puoi mangiare i maiali?. (Tiziano Terzani – Documentario Anam)

Tutta la nostra società è fatta di violenza, sottolinea Terzani, e la violenza non può che produrne altrettanta, a partire da ciò che avviene negli allevamenti, dove gli animali sono rinchiusi in condizioni innaturali, che vanno contro la loro libertà e il ciclo della loro vita. Ma per mangiare soddisfando il loro piacere a tavola gli uomini fanno questo ed altro.

Gli alberi sono vivi e tutto ha diritto di vivere

Noi pensiamo sempre che gli alberi sono cose che si possono tagliare per fare legna… Allora a questo ho messo gli occhi… Li ho messi per mio nipote così che gli potevo spiegare che questo albero ha vita. Tutto ha diritto a vivere, anche quest’albero, e anche se un giorno andrà tagliato, perché altrimenti cadrà sulla casa, bisognerebbe almeno parlargli e chiedergli scusa. (Tiziano Terzani)

Gli alberi sono vivi e tutto ha il diritto di vivere. Se abbattiamo un albero, perdiamo una parte di noi stessi, ancora di più se lo facciamo senza motivo, per profitto e senza il minimo rispetto per il Pianeta. Anche gli alberi sono vivi e dovremmo chiedere loro scusa prima di abbatterli.

L’armonia della vita

Questo è un grande concetto che la cultura occidentale ha dimenticato ma che aveva in sé: che tutto è uno. Questa idea della dicotomia è del tutto sbagliata… L’universo è l’armonia degli opposti. Perché non c’è acqua senza fuoco, non c’è femminile senza maschile, non c’è notte senza giorno, non c’è sole senza luna, non c’è bene senza male. (Tiziano Terzani)

Terzani descrive il simbolo dello yin e dello yang. Non c’è piacere senza sofferenza e non c’è sofferenza senza piacere. Non accettiamo che nella vita ci sia anche sofferenza. E, per nascondere la verità secondo cui accanto al piacere c’è anche la sofferenza, cadiamo in trappole come i medicinali e la droga, per nascondere ciò per cui soffriamo. Non dobbiamo cercare la cura, ma la guarigione, cioè la ricostituzione del vero equilibrio.

Pillole di salute

Mi sono reso conto che in verità non volevo una medicina per il mio cancro. Volevo una medicina per quella malattia che è di tutti che non è il cancro, ma la mortalità… Per me questo cancro è stata una grande benedizione, perché ero ricaduto nella routine della vita, e questo cancro mi ha salvato. (Tiziano Terzani)

Terzani spiega che viaggiare è mettersi in gioco per raggiungere un altro livello, che è quello dello spirito, andando un po’ in là. Ippocrate portava i suoi pazienti lontani dal loro mondo quotidiano, sull’isola di Kos. Parte della cura era vedere almeno tre tragedie e una commedia. Quale modo migliore per iniziare la giornata se non ridere?

Ricerca della verità

A forza di cercare questa verità nei fatti mi sono accorto che i fatti me la nascondevano a volte. C’è una cosa più vera di tutti fatti, che al giornalismo non interessava. È così che ho cambiato la prospettiva. Non sono diventato matto. Cerco sempre la verità. La cerco da altre parti, non so se la trovo, ma soltanto il cercarla in maniera diversa da quello che ho fatto prima mi dà una grande soddisfazione. (Tiziano Terzani)

Tiziano Terzani riflette sulla ricerca della verità partendo dal giornalismo. La verità che ha iniziato a cercare si trova grazie a strade che conducono altrove. Terzani ha lasciato l’autostrada, ha iniziato a rallentare, a percorrere sentieri che forse non portano da nessuna parte, ma con il coraggio e la felicità di averci provato, sempre in nome della ricerca della verità.

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