Uruguay. Sognate di trasferirvi all’estero, magari in Sudamerica? L’Uruguay potrebbe essere la meta per voi, dove magari trascorrere un periodo di lavoro o a cui dedicare un lungo viaggio, alla scoperta del Paese dell’America Meridionale più aperto ai diritti civili e maggiormente impegnato nella lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali. Ecco alcuni motivi che potrebbero spingervi a compiere il grande passo verso una nuova meta.
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Stanchi dell’Italia e delle sue tante contraddizioni? Sognate di trasferirvi all’estero o di fare un bel viaggio, magari in Sudamerica? L’Uruguay potrebbe essere la meta per voi, dove magari trascorrere un periodo di lavoro o a cui dedicare un lungo viaggio, alla scoperta del Paese dell’America Meridionale più aperto ai diritti civili e maggiormente impegnato nella lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali.
Ecco alcuni motivi che potrebbero spingervi a compiere il grande passo verso una nuova meta.
Jose Mujica
L’Uruguay vanta uno dei presidenti migliori del mondo. Jose Mujica vive senza alcun lusso, nelle stesse condizioni dei propri concittadini. Ha fatto della povertà la propria scelta di vita e ha donato ai poveri il 90% del proprio stipendio statale. Il presidente dell’Uruguay non naviga nell’oro e si occupa personalmente delle faccende domestiche. Ha rinunciato sia alla scorta che all’auto blu, a differenza di molti politici del mondo. Mujica, per via dell’età, probabilmente non si ricandiderà alle elezioni 2014, ma negli ultimi anni ha di certo dato un buon esempio al mondo. Si trattta della dimostrazione che per un presidente è possibile rinunciare ai privilegi a favore del proprio popolo.
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Bici e PC in cambio di armi
Si tratta di un’iniziativa volta al disarmo della popolazione, che ha avuto inizio nel 2013 grazie ad una proposta del Ministero dell’Interno. I cittadini consegnano armi di morte e ricevono in cambio “armi” per la conoscenza e lo sviluppo e per il miglioramento della qualità della vita, come biciclette e computer. In questo modo l’Uruguay punta a ridurre gli episodi di violenza e il numero degli omicidi che si verificano ogni anno sul territorio.
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Cannabis
L’Uruguay ha scelto di combattere il narcotraffico legalizzando la produzione, la distribuzione e il consumo di cannabis. Questa decisione permette alle autorità di concentrarsi su crimini più gravi rispetto allo spaccio e al consumo di marijuana. In questo modo il presidente dell’Uruguay spera di scoraggiare sia il consumo di cannabis che il traffico illegale. La norma è destinata a disciplinare, non a liberalizzare, il mercato della cannabis. Non se ne promuove il consumo, dunque, ma si rende lecita un’attività che fino a questo momento causava problemi a livello sociale, di ordine sanitario per i consumatori e di sicurezza per quanto riguarda il narcotraffico.
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Aborto
L’Uruguay è uno dei pochi Paesi del Sudamerica in cui l’aborto è legale. Ciò significa che lo Stato lascia alle donne piena libertà di scelta, senza imposizioni e ostacoli. La legalizzazione, da questo punto di vista, è importante per arrestare il fenomeno degli aborti clandestini, condotti in condizioni igieniche precarie ed altamente rischiosi per le donne che vi si sottopongono quando non hanno altre possibilità.
Paese dell’anno
Il settimanale The Economist ha eletto l’Uruguay come il Paese dell’Anno 2013. Si tratta di un riconoscimento prestigioso. L’Uruguay viene definito uno Stato liberale, coraggioso, in cui è possibile mantenere una buona qualità della vita, soprattutto dal punto di vista del benessere e della serenità. Non mancano gli elogi al presidente che, oltre a quanto già detto, va da solo al lavoro con la propria auto e vola in classe economica.
Omosessuali
L’Uruguay ammette le unioni civili tra persone dello stesso sesso e permette le adozioni alle coppie omosessuali. I matrimoni gay sono dunque legali, così come le adozioni. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione di quanto questo piccolo stato sudamericano sia all’avanguardia dal punto di vista dei temi sociali e della promozione dei diritti civili, a differenza di molti altri Paesi del mondo.
Istruzione gratuita
In Uruguay l’istruzione è gratuita perché il diritto allo studio è davvero per tutti. In questo modo il Paese contrasta l’analfabetismo, il lavoro minorile e lo sfruttamento, oltre alla baby criminalità. Anche i bambini delle famiglie più povere possono frequentare la scuola senza dover tenere conto delle proprie difficoltà economiche, a differenza di ciò che purtroppo avviene in numerosi Paesi del mondo, dove l’istruzione non è né garantita né gratuita. L’Uruguay è il primo Paese del continente americano in cui frequentare la scuola è obbligatorio e gratis per 9 anni.
Stabilità economica
L’Uruguay sta attraversando un periodo di stabilità economica. Il suo sistema economico è ora ben sviluppato grazie all’opera di ricostruzione nazionale successiva alle dittature militari. La qualità della vita è alta e in ogni caso superiore alla media dell’America Meridionale. Nel 2012 il PIL pro capite è stato calcolato come pari a circa 14 mila dollari. Sono in atto piani specifici per combattere la povertà e la disoccupazione.
Spiagge incantevoli
In Uruguay potrete trovare alcune delle spiagge più incantevoli del Sudamerica. Tra spiagge selvagge e acque cristalline sarà semplicissimo ritrovare un reale contatto con la natura. Tra le spiagge dell’Uruguay che ancora mantengono incontaminate le proprie caratteristiche troviamo La Pedrera, dove le temperature estive sono attorno ai 30 gradi, mentre quelle invernali non scendono mai al di sotto dei 10 gradi.
fonte foto etravelblog.com
Accoglienza calorosa
Il popolo uruguaiano è uno dei più caldi e accoglienti del mondo. Come è tradizione in Sudamerica, i valori centrali per la popolazione rimangono quelli della famiglia, dei forti legami con gli altri e dell’amicizia. Gli stranieri potranno scoprire molte caratteristiche della cultura dell’Uruguay, dal cibo, all’artigianato, all’arte, vivendo per un periodo a stretto contatto con le popolazioni locali. Del resto la conoscenza e la scoperta di nuove abitudini e di antiche tradizioni dovrebbero sempre rappresentare uno dei motivi principali di un grande viaggio.
Perché decidere, invece, di restare in Italia?
Siete già con le valigie in mano? Occhio perché non è proprio tutto così idilliaco. Per il presidente Mujica sono mancate alcune accuse di anti-ambientalismo e anti-ecologismo. In Uruguay, come in gran parte del resto del mondo, c’è ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda il rispetto degli animali e la svolta verso una ricerca scientifica più sensata. Pensiamo ad esempio al caso singolare degli agnelli transgenici fluorescenti.
Nonostante ciò, le scelte di vita di Mujica parlano chiaro: il suo stipendio è di soli 775 dollari al mese, vive in campagna, in una casetta modesta, coltiva l’orto e conduce una vita semplice e spartana, insieme alla moglie e ai suoi cani. Mujica applica in prima persona ciò in cui crede e si impegna per cambiare.
“Faccio quello che posso, nella speranza di lasciarmi alle spalle, al termine del mandato che non desidero in alcun modo rinnovare, un Uruguay un po’ meno ingiusto. Faccio quello che posso perché sono soltanto un funzionario, non sono una guida spirituale, nemmeno un re o un dio” – avrebbe dichiarato il presidente dell’Uruguay.
Non sempre fuggire dal proprio Paese è la scelta migliore. C’è chi preferisce non arrendersi, rimanere in patria e cercare di modificarla dall’interno. Del resto, proprio come ricorda il presidente uruguaiano, il cambiamento inizia proprio da noi. Ovunque nel mondo, anche qui in Italia, possiamo impegnarci a cambiare le cose, a partire dal nostro stile di vita. E il cambiamento sarebbe ancora più radicale se i nostri politici seguissero davvero l’esempio del presidente dell’Uruguay.
Marta Albè
Fonte foto: mejoresplayas.org
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