Agro-ecologia: coltivare in maniera sostenibile si può

Il Fisico e Teorico dei Sistemi Fritjof Capra con il suo nuovo libro “Agricoltura e Cambiamento Climatico” edito da Aboca Edizioni individua, con la collaborazione di Anna Lappé esperta di sistemi alimentari e agricoltura sostenibile, in quella che viene definita “agro-ecologia” l’unica alternativa praticabile e sostenibile per nutrire il Pianeta.

Cambiamenti climatici: quanto impatta l’agricoltura industriale su ambiente e clima? Tanto, più di quanto pensiamo.

Il settore agricolo, dal processo di coltivazione agli allevamenti, a causa dei prodotti chimici di cui fa uso e della sua dipendenza dalle fonti di energia carbon-fossile, ha un ruolo di rilevanza nella crisi climatica, senza escludere – ovviamente – tutti gli altri settori del processo industriale.

Se si desse spazio, piuttosto, a un tipo di agricoltura basata su principi ecologici ed etici e ad aziende a forte valenza etica, ambientale e sociale? Se si praticasse, insomma, una volta per tutte l’idea che per rispettare l’ambiente e ripristinare la fertilità dei terreni sia necessario optare (anche) per un’agricoltura più sostenibile?

Il Fisico e Teorico dei Sistemi Fritjof Capra con il suo nuovo libro “Agricoltura e Cambiamento Climaticoedito da Aboca Edizioni individua, con la collaborazione di Anna Lappé esperta di sistemi alimentari e agricoltura sostenibile, in quella che viene definita “agro-ecologia” l’unica alternativa praticabile e sostenibile per nutrire il Pianeta.

agricoltura aboca

La logica che seguono Capra e Lappé è semplice: se si adottassero tecniche agricole fondate su principi eco-sostenibili ed etici, riconosciuti e adottati in tutto il mondo, si potrebbero coltivare in modo sostenibile e decentralizzato materie prime più sicure e cibi sani nel rispetto della biodiversità, delle comunità e dell’efficienza energetica.

Il tutto può e deve necessariamente passare per diversi step: innanzitutto si dovrebbe consentire agli agricoltori di tenere sotto controllo parassiti e piante infestanti, tramite pratiche che garantiscano protezione e rese senza l’impiego di costosi pesticidi chimici che possono danneggiare il suolo, l’acqua, gli ecosistemi e la salute di agricoltori e consumatori. In più, si dovrebbe incoraggiare la biodiversità lungo tutta la filiera, dal seme al piatto, e proteggere e aumentare la fertilità del suolo con pratiche colturali idonee eliminando quelle che consumano o avvelenano il suolo stesso, e restituire il controllo sulla filiera alimentare a chi produce e a chi consuma, escludendo del tutto l’agrochimica.

È questo un libro ricco di spunti di riflessione che punta a definire l’impatto che i diversi modelli agricoli sono in grado di determinare sulla salute del Pianeta, e a delineare quelli che sono piuttosto i vantaggi che si possono ottenere dall’adozione di pratiche di coltivazione eco-sostenibili per la salute umana.

Un passo avanti, insomma, verso l’idea che coltivare e allevare in maniera sostenibile sia possibile.

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