Visto dall’alto sembra proprio un delfino, nella realtà è Li Galli un piccolissimo arcipelago formato da tre isolotti che si affacciano tra Capri e Positano. Attualmente è di proprietà privata e quindi è possibile visitarlo solo su invito, i meno fortunati possono però ammirarlo da lontano facendo un tour in barca.
Visto dall’alto sembra proprio un delfino, nella realtà è Li Galli un piccolissimo arcipelago formato da tre isolotti che si affacciano tra Capri e Positano. Attualmente è di proprietà privata e quindi è possibile visitarlo solo su invito, i meno fortunati possono però ammirarlo da lontano facendo un tour in barca.
L’arcipelago è formato da Gallo lungo -che è l’isola più grande-, La rotonda e La Castelluccia, tutta la zona fa parte dell’area marina protetta di Punta Campanella. È conosciuto anche come La Sireneuse, perché secondo la leggenda un tempo era proprio abitato da sirene, che ammaliavano con il loro canto i marinai in transito.
Sempre secondo la mitologia solo due navi riuscirono a non naufragare contro gli scogli, quella di Ulisse la cui storia è narrata nell’Odissea di Omero e quella degli Argonauti che si salvarono grazie a Orfeo.Si dice poi che lo stesso nome Li Galli derivi proprio dall’iconografia delle sirene che, nell’arte greca arcaica, non sono metà donna e metà pesce ma piuttosto, metà donna e metà uccello.
L’arcipelago fu scoperto negli anni Venti dal ballerino e coreografo russo Leonide Massine, all’epoca Li Galli era coperto da rovine romane ed era disabitato, egli l’acquistò e ci fece una villa grazie all’architetto Le Corbusier e un teatro. Alla sua morte, venne acquistato da un danzatore russo Rudolf Nureyev che aveva il sogno di realizzare una scuola di ballo. La sua scomparsa prematura glielo impedì e nel 1988 l’isola rimase di nuovo disabitata.
Dal 1993, è in mano all’ imprenditore sorrentino Giovanni Russo che acquistò l’arcipelago per quattro miliardi e ottocento milioni di vecchie lire. Nell’isola c’è una villa di tre piani con pareti addobbate con mosaici turchi e andalusi e all’ interno sono raccolti tappeti klimt e bronzi anatolici. Tanti i personaggi che Li Galli ha ospitato da Greta Garbo a Roberto Rossellini, da Anna Magnani a Ingrid Bergman, da Jacqueline Kennedy a Aristotele Onassis e ancora Hilary Clinton e Franco Zeffirelli.
Nel 2002 circolò la voce – poi smentita da Giovanni Russo, proprietario di Li Galli – che l’isola fosse in affitto per 55 mila euro a settimana, il prezzo comprendeva i pasti e l’uso dello yacht. Che sia stato vero o meno poco importa, visto il costo inaccessibile, non rimane che consolarsi guardando lo splendido delfino almeno da lontano.
Dominella Trunfio
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