Incredibile in Basilicata: niente treni ad agosto, tutte le linee bloccate per lavori

È previsto un ammodernamento essenziale, ma nessuna linea in Basilicata sarà attiva. Una decisione che ha suscitato grandi polemiche

Sembra una barzelletta, ma è la triste realtà. Già una situazione del genere sarebbe impensabile in tutto il resto dell’anno, figuriamoci ad agosto con l’afflusso anche dei turisti. Di cosa stiamo parlando? Del fatto che per tutto il mese in Basilicata non circoleranno treni.

La regione dovrà infatti affrontare una sospensione completa del servizio ferroviario sulle sue tre linee principali, che collegano il capoluogo Potenza a diverse città in Puglia e Campania. Questa decisione è stata presa a causa dei lavori di potenziamento e manutenzione che sono già in corso da alcune settimane, rendendo la circolazione ferroviaria già molto limitata.

Per ovviare alla mancanza di treni, verranno attivati dei bus sostitutivi con i biglietti che potranno essere acquistati anche dal sito di Trenitalia. Tuttavia, l’annuncio da parte di Trenitalia è stato piuttosto vago riguardo alle formule utilizzate per comunicare queste interruzioni.

Gli ammodernamenti sono necessari, ma tutti insieme?

Ma vediamo nel dettaglio la situazione. Le linee che collegano Potenza a Taranto e Salerno sono state interrotte il 12 giugno e riprenderanno il 10 settembre. Era attiva la linea Potenza-Foggia, ma subirà una sospensione dal 7 agosto al 3 settembre. Inoltre anche la linea ad alta velocità che collega Potenza a Roma è stata interrotta, con la previsione di ripartire solo il 1° ottobre.

I rappresentanti della Regione hanno accolto positivamente l’avvio dei lavori, ritenendo che migliorino l’efficienza del servizio ferroviario. La rete ferroviaria lucana affronta infatti sfide legate alla morfologia del territorio, caratterizzato da zone montuose con dislivelli che rendono difficile garantire un servizio efficiente.

Per questo motivo, è necessario lavorare per migliorare le infrastrutture, che attualmente risultano datate. Secondo i dati di Rete ferroviaria italiana (Rfi), al 31 dicembre 2022, in Basilicata erano presenti 347 chilometri di linee ferroviarie, con solo 18 chilometri a doppio binario e 193 chilometri a binario singolo.

Ammodernamenti necessari, dunque, ma è impossibile non chiedersi se non si potesse evitare di eseguire questi interventi proprio ad agosto e, soprattutto, tutti insieme. E infatti i sindacati hanno criticato proprio la tempistica e le modalità di organizzazione, sostenendo che ciò penalizzi gli utenti.

La replica del dirigente dell’ufficio trasporti per la Basilicata

Il dirigente dell’ufficio trasporti per la Basilicata, Donato Arcieri, ha replicato alle critiche sostenendo che i lavori in corso e quelli futuri erano stati programmati da tempo da Rfi, non dalla Regione. Ha inoltre spiegato che tali operazioni sono state programmate durante i mesi estivi per evitare il traffico pendolare e beneficiare di condizioni meteorologiche più favorevoli rispetto all’inverno.

Tuttavia non tutti sono d’accordo con questa decisione. Luigi Ditella, segretario regionale della Filt-Cgil, ha obiettato il momento scelto per i lavori, sottolineando che alcune linee in Basilicata hanno una maggiore attività durante l’estate, come quella diretta a Taranto frequentata dai bagnanti.

Secondo Ditella, i lavori di manutenzione potevano essere organizzati in modi diversi, come ad esempio limitandoli alle ore notturne o agli orari meno frequentati, senza dover bloccare completamente la circolazione ferroviaria e penalizzare gli utenti.

Per quanto riguarda i lavori veri e propri, il miglioramento della rete ferroviaria regionale e interregionale della Basilicata sarà fatto con una parte dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Un progetto finanziato con 1,6 miliardi di euro prevede il potenziamento della linea ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia, coinvolgendo le regioni Puglia, Basilicata e Campania. Questi lavori mirano a ridurre i tempi di percorrenza tra Taranto e Napoli da quattro a circa tre ore e mezza, aumentare la capacità delle tratte da quattro a dieci treni all’ora e consentire il passaggio dei treni merci. Si prevede di completare il progetto entro la prima metà del 2026.

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