L’e-book è più ecosostenibile del libro. Ma bisogna leggerne più di venti l’anno

Essere dei lettori assidui e appassionati significa, nella maggior parte dei casi, amare non soltanto il contenuto dei libri, ma anche il loro involucro. Per molti di noi, infatti, il libro è un oggetto affascinante e importante: lo acquistiamo, lo riponiamo con cura in libreria, lo leggiamo sfogliando con avidità o curiosità le pagine, sottolineiamo i nostri passaggi preferiti… Confessiamolo: ciascuno di noi ha un suo personalissimo “rituale” di lettura, costruito su una serie di azioni e di abitudini che potrebbe mano a mano scomparire, con l’avvento e la progressiva diffusione di libri elettronici ed e-reader.

 

Essere dei lettori assidui e appassionati significa, nella maggior parte dei casi, amare non soltanto il contenuto dei libri, ma anche il loro involucro. Per molti di noi, infatti, il libro è un oggetto affascinante e importante: lo acquistiamo, lo riponiamo con cura in libreria, lo leggiamo sfogliando con avidità o curiosità le pagine, sottolineiamo i nostri passaggi preferiti… Confessiamolo: ciascuno di noi ha un suo personalissimo “rituale” di lettura, costruito su una serie di azioni e di abitudini che potrebbe mano a mano scomparire, con l’avvento e la progressiva diffusione di libri elettronici ed e-reader.

Come accade spesso di fronte ai cambiamenti, c’è chi parla entusiasticamente di una rivoluzione epocale e chi guarda all’innovazione con perplessità e sospetto. Ci chiediamo se il nostro rapporto con la lettura di quotidiani, riviste, saggi e romanzi sia destinato a mutare radicalmente, oppure se le nostre abitudini e i nostri “rituali” si riveleranno più forti delle nuove tendenze della tecnologia e del mercato. Il libro inteso come “oggetto” riuscirà a sopravvivere al progresso scientifico? E per quanto tempo ancora?

Nell’incertezza, c’è chi analizza il fenomeno degli e-book reader dal punto di vista sociale e antropologico, e chi, invece, porta avanti indagini per verificarne l’impatto ambientale e l’ecosostenibilità. È il caso di Cleantech Group, una nota società di consulenza finanziaria che opera nell’ambito della green economy, che ha recentemente diffuso i risultati di una ricerca piuttosto interessante: stiamo parlando di The environmental impact of Amazon’s Kindle, a cura di Emma Ritch (per scaricare gratuitamente i risultati dello studio è necessario registrarsi nel Cleantech Network).

La ricerca si concentra sull’impatto ambientale del ciclo di vita di un prodotto leader nel mercato dei lettori di e-book come Kindle di Amazon e prende in considerazione i soli Stati Uniti. L’analisi dei dati emersi prova la maggiore sostenibilità del mercato degli e-book rispetto all’industria editoriale, considerata, per emissioni e dispendio di energia e materie prime, tra le più inquinanti al mondo. Ad esempio, l’autrice fa notare come, nel solo anno 2008, il mercato editoriale americano, tra quotidiani, rivisti e volumi, abbia portato all’abbattimento di ben 125 milioni di alberi.

Nel report si ammette che, al momento, l’uso dei lettori elettronici è limitato ad una nicchia di consumatori, con poco più di 1 milione di esemplari venduti. Se però si tiene conto delle proiezioni di vendita, che pronosticano 14,4 milioni di e-reader effettivamente in uso nel 2012, l’indagine promossa da Cleantech Group assume una rilevanza maggiore.

I dati indicano infatti che le emissioni di CO2 provocate da un lettore di libri elettronici nel corso del suo intero ciclo di vita vengono ammortizzate in un anno di uso, grazie al risparmio che nasce dalla rinuncia ai volumi cartacei: tale risparmio viene calcolato in circa 168 kg di CO2 all’anno, che equivalgono alle emissioni provocate dalla produzione e dalla distribuzione di 22,5 libri.

Se aspirate ad essere eco-sostenibili ma, nello stesso tempo, siete degli appassionati bibliofili, forse questi risultati non vi faranno particolarmente piacere. Di certo, dobbiamo ricordare che il mercato degli e-book reader è ancora troppo giovane perché si possano avere delle stime e dei dati davvero definitivi, che riescano a convincerci una volta per tutte ad abbandonare il buon vecchio libro di carta. Anche perché se dovesse accadere con gli e-reader quello che sta accadendo con i cellulari, e cioè che ogni anno si cambia il prodotto in proprio possesso per acquistare l’ultimo modello disponibile, tutti i vantaggi sottolineati nel report finirebbero per essere annullati.

Lisa Vagnozzi

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