Produrre energia dai vestiti non è una novità, dal bikini realizzato con ‘micro’ pannelli solari, all’abbigliamento nano tecnologico, fino alla super fibra. Seguendo questo filone, ora la compagnia telefonica inglese Orange, già nota per aver lanciato gli stivali che ricaricano il cellulare, ha presentato Sound Charge, una maglietta in grado di convertire il suono in energia elettrica.
Produrre energia dai vestiti non è una novità, dal bikini realizzato con ‘micro’ pannelli solari, all‘abbigliamento nano tecnologico, fino alla super fibra. Seguendo questo filone, ora la compagnia telefonica inglese Orange, già nota per aver lanciato gli stivali che ricaricano il cellulare, ha presentato Sound Charge, una maglietta in grado di convertire il suono in energia elettrica.
Questa innovazione, nata nuovamente dalla collaborazione con gli esperti in energie rinnovabili della GotWind, unisce le sperimentazioni sull’abbigliamento “energetico” alla recente mania per gli iPhone e per tutti gli accessori che vi gravitano attorno.
Indossando Sound Charge sarà possibile ricaricare gratis il proprio apparecchio, sfruttando semplicemente l’energia dei suoni che ci circondano, catturati grazie ad un sensore piezoelettrico. Con un semplice gesto, come quello di inserire il telefono nell’apposita tasca sul petto della T-shirt, potremo assicurarci una vera e propria scorta di energia: Sound Charge sarà in grado di produrre 6 Watt/ora in due giorni, tanto quanto basta per caricare persino uno smartphone.
Tecnicamente, l’inserto “ricarica-IPhone” è un modulo di dimensioni di un foglio A4 che funziona come un microfono, mentre le onde sonore passano attraverso uno strato di cristalli di quarzo compressi. L’energia elettrica che viene prodotta viene stoccata in una batteria interna e trasmessa al telefono tramite un cavo intercambiabile.
Al momento il progetto è in fase sperimentale e verrà testato durante il festival di Glastonbury 2011, un famoso raduno inglese di musica. Andrew Pearcey, responsabile di Orange UK ha affermato: “In un ambiente vivace come il Glastonbury Festival, il suono è il mezzo ideale da usare per lo sviluppo del prototipo di quest’anno. L’impegno di Orange per lo sviluppo di questa innovazione è ora forte più che mai e pensiamo che questa tecnologia pionieristica potrebbe veramente cambiare il volto della ricarica mobile in ambienti dove è necessario trovare delle soluzioni ecosostenibili. Ma potrebbe influenzare anche i trend nel campo della moda.”
In attesa dunque che in un futuro prossimo riusciremo a ricaricare i nostri cellulari con la voce, questa T-shirt potrebbe rappresentare un buon compromesso non trovate?
Roberta Ragni