Cosa può provocare un utilizzo prolungato del cellulare? Secondo i giudici della Cassazione, i telefonini possono essere concausa di tumore al cervello. È quanto ha stabilito la sentenza che ha dato ragione a Innocente Marcolini, l’ex dirigente di azienda che ha contratto un tumore al cervello perché solito parlare al telefonino per oltre 6 ore al giorno. Lo aveva intervistato intervistato Matteo Viviani in una puntata de “Le Iene”, che ora tornano sull’argomento per rispondere alle centinaia di mail inviate in redazione dai telespettatori allarmati. Ecco le domande più frequenti e le risposte di Alfio Turco, direttore della Polab s.r.l., che si occupa di misurare i campi elettromagnetici
Cosa può provocare un utilizzo prolungato del cellulare? Secondo i giudici della Cassazione, i telefonini possono essere concausa di tumore al cervello. È quanto ha stabilito la sentenza che ha dato ragione a Innocente Marcolini, l’ex dirigente di azienda 60enne di Carpenedolo, che ha contratto un tumore al cervello perché solito parlare al telefonino per oltre 6 ore al giorno.
Lo aveva intervistato intervistato Matteo Viviani in una puntata de “Le Iene”, che ora tornano sull’argomento per rispondere alle centinaia di mail inviate in redazione dai telespettatori allarmati. Ecco le domande più frequenti e le risposte di Alfio Turco, direttore della Polab s.r.l., società che si occupa proprio di misurare i campi elettromagnetici:
1) Io uso l’auricolare bluetooth, mi becco lo stesso le onde elettromagnetiche?
No, l’auricolare non trasporta le stesse onde che emette il telefono. “Il punto è che l’auricolare è comunque un piccolo sistema elettronico ed emetterà un po’ di campo elettromegnetico, ma sarà decisamente inferiore rispetto a quello emesso dal cellulare“, spiega Turco. L’importante è sempre tenere il cellulare in chiamata lontano.
2) Qual è il posto migliore dove tenere il cellulare?
L’importante è allontanarlo dal corpo il più possibile, in particolare dalle zone delicate come testa, cuore e genitali. Si puo’ tenere nella borsetta, nella tasca del giaccone o, al massimo, nella tasca posteriore dei pantaloni.
3) A casa per collegarmi a internet uso il wireless, devo preoccuparmi?
Sì, ma non troppo. A circa 2 metri di distanza dallo scatalotto l’intensità delle onde elettromagnetiche non viene nemmeno rilevata, mentre a poco più di 1 metro di distanza è di appena 0.76. Anche appiccicando il rilevatore allo scatolotto, l’intensità resta debole. I livelli di rischio, quindi, sono piuttosto bassi, soprattutto perché solitamente non si appoggia lo scatolotto all’orecchio.
4) Quando il telefonino naviga in internet, emette onde elettromagnetiche?
Sì, perché per collegarsi con l’antenna da cui scarica i dati emette ugualmente energia. Il valore dell’intensità del campo elettromagnetico non è alto, ma è meglio non tenere il telefonino tra le gambe mentre si naviga.
5) Uso il portatile appoggiandolo sulle gambe, è pericoloso?
In effetti, anche il portatile è un sistema elettronico, pertanto anch’esso è un emettitore di campi elettromagnetici. Il problema è che spesso lo utilizziamo vicino a una zona delicata come i genitali. Se si appoggia sulle gambe, sì, è pericoloso. Per ridurre i rischi, meglio usare un cuscino.
6) Ma gli aggeggi che promettono di neutralizzare le onde elettromagnetiche funzionano?
Una decina di anni fa questi sistemi spuntavano come funghi. Ora il fenomeno è molto calato, anche se ogni tanto è ancora possibile imbattersi in questi dispositivi. Ma, come dimostra la rilevazione delle onde elettromagnetiche, i “neutralizzatori” di campi elettromagnetici non funzionano affatto!
7) Anche il forno a microonde è pericoloso?
Le rilevazione dicono che a due metri dal forno a microonde il segnale è basso, mentre a un metro sono un po’ più altri. Vicino al vetro, però, il livello del campo è elevatissimo. Il forno, quindi, è schermato, ma davanti al vetro le onde restano altissime, così come i rischi.
8) I telefoni di vecchia generazione emettono più o meno onde elettromagnetiche di quelli nuovi?
Nel servizio la Iena Viviani e l’esperto Turco spiegano che i vecchi cellulari hanno, di fatto, campi elettromagnetici 10 volte più alti di quelli nuovi. Ma anche che, vecchi o nuovi che siano, è sempre meglio usare gli auricolari a filo. E adottare altri piccoli ma vitali accorgimenti: non dormire con il cellulare vicino al cuscino, non stare al telefono più di un’ora (e se non si può evitare, meglio cambiare orecchio) e aspettare che l’interlocutore risponda prima di portare il telefonino alla testa.
Infine, meglio ricordare che poche tacche di segnale significano molte radiazioni, che quando si è in movimento, soprattutto se in treno o in macchina, bisogna godersi il viaggio e lasciare spento il telefonino e che, se si tiene alla salute dei bimbi, bisogna tenere il più possibile questo aggeggio lontano dalla loro testa.
Roberta Ragni
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