I cellulari non fanno male, secondo uno studio francese: madavvero cosi?

I cellulari non sono dannosi per la salute, almeno fino a prova contraria. È questa la conclusione cui sono giunti i ricercatori francesi dell'Anses, l'Agence nationale de sécurité sanitaire. Confrontando una grande quantità di studi precedenti ed effettuando un monitoraggio durato tre anni, gli scienziati hanno ipotizzato che sull'uso dei cellulari non vi sono effetti provati sulla salute. Ma ciò non vuol dire che l'uso di tali dispositivi sia sicuro

I cellulari non sono dannosi per la salute, almeno fino a prova contraria. È questa la conclusione cui sono giunti i ricercatori francesi dell’Anses, l’Agence nationale de sécurité sanitaire. Confrontando una grande quantità di studi precedenti ed effettuando un monitoraggio durato tre anni, gli scienziati hanno ipotizzato che sull’utilizzo dei cellulari non vi sono effetti provati sulla salute. Ma ciò non vuol dire che l’uso di tali dispositivi sia sicuro.

Finora sono state numerose le ricerche che hanno puntato il dito contro le onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari. Non a caso si è parlato di aumento del rischio di tumore al cervello con la prova evidente fornita da Marcolini, a cui la Cassazione ha dato ragione concedendo la pensione di invalidità. Tuttavia, lo studio francese in parte assolve i cellulari. Possibile?

Il gruppo di lavoro ha cercato di capire quali siano gli effetti sulla salute potenzialmente correlati agli intervalli utilizzati dalle nuove tecnologie che coinvolgono le frequenze tra 8,3 kHz e 6 GHz. Scopo finale della loro indagine era quello di riscontrare tutti i potenziali effetti sulla salute e soprattutto sapere con certezza se davvero i cellulari favoriscono i tumori e se hanno conseguenze sullo sviluppo del cervello fetale o sul sonno.

Tale monitoraggio è stato effettuato nel periodo compreso tra il 1° aprile 2009 e il 31 dicembre 2012. L’ Expert Working Group che ha portato avanti le indagini ha tenuto conto sia gli studi sugli effetti delle RF su modelli biologici (dal vivo e in vitro) da un lato, e di quelli epidemiologici e clinici dall’altro.

Questo aggiornamento non evidenzia effetti sulla salute provati e non porta a proporre nuovi limiti di esposizione della popolazione. Tuttavia, indica con livelli limitati di prove, differenti effetti biologici negli esseri umani o animali. Inoltre, alcune pubblicazioni suggeriscono un possibile aumento del rischio di tumore al cervello tra i forti ‘consumatori’ di telefoni cellulari a lungo termine”, spiega l’Anses.

Tuttavia, precisa l’Agenzia, anche se i risultati della valutazione dei rischi non rivelano comprovati effetti sulla salute, è bene non esagerare, per questo ha fornito dei consigli da seguire per limitare l’esposizione alle frequenze radio: utilizzare l’auricolare, ridurre l’esposizione dei bambini incoraggiando un uso moderato dei telefoni cellulari, continuare a migliorare la caratterizzazione dell’esposizione pubblica all’esterno e all’interno e sviluppare una nuova rete di infrastrutture al fine di ridurre i livelli di esposizione.

È certo che l’uso prolungato del cellulare ha delle conseguenze tutt’altro che positive. Qui i nostri consigli e le 8 cose da tenere presente prima di fare lunghe chiacchierate con gli amici.

Francesca Mancuso

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