Il galateo dello yoga a lezione – prima parte

E' il tuo primo giorno di lezione? Prima di buttarti in questo meraviglioso mondo, segui qualche regola

È la tua prima lezione di yoga? Hai deciso di iscriverti al corso? Prima di buttarti nel meraviglioso mondo di questa disciplina sappi che ci sono alcuni aspetti importanti da rispettare a lezione. Ecco i primi quattro punti di otto che fanno dell’allievo, un allievo educato…

  1. Lascia a casa il tuo scetticismo. Se è la prima volta che frequenti un corso di yoga e non sai nulla di questa disciplina, arriva a lezione con la necessaria apertura mentale che ci vuole quando impariamo qualcosa di nuovo. Sentirai parlare di aspetti che potrebbero essere nuovi, termini mai sentiti, parole dal significato oscuro. Lo yoga è una disciplina antichissima nata in un contesto culturale molto diverso dal nostro e poi adattata. Molti aspetti di questa disciplina sono per noi occidentali davvero difficili da comprendere. Il reale avvicinamento allo yoga può avvenire solo se si ha una mente aperta, ma soprattutto il cuore pronto ad accogliere una novità, che può risultare davvero lontana da quello che siamo abituati a sentire. È anche questa la magia dello yoga.
  2. Lascia a casa la competizione. Sul tappetino siamo tutti uguali e tutti diversi. Lo yoga è una disciplina che punta molto sull’interiorizzazione. Quando siamo sul tappetino, quindi, pensiamo a noi stessi, portiamo la consapevolezza sul nostro corpo, sulle nostre sensazione, sul nostro respiro. Questo ci permetterà di prendere davvero il più possibile dalla lezione del maestro. La prima competizione che dobbiamo abbandonare è proprio quella con noi stessi.
  3. Non giudicare te e gli altri. Lasciamo perdere quanto riusciamo a piegarci o quanto riescono a piegarsi gli altri. Lasciamo in pace il nostro corpo se si rifiuta di snodarsi quanto vorremmo. Ogni allungamento, ogni piegamento arriverà col tempo e la pratica. Durante le asana, invece di guardarci attorno, ascoltiamo il respiro. Durante la pratica evitiamo gli specchi, altrimenti la nostra consapevolezza sarà solo sul corpo riflesso e non sul nostro. Guardiamoci dentro, con i nostri occhi interiori, ascoltiamo i nostri muscoli allungarsi, le articolazioni sciogliersi e respiriamo. Il resto non conta.
  4. Concentrati. La lezione generalmente dura tra i 60 e i 70 minuti. Bene, prenditi questo tempo per te stesso. Pensa che stai facendo qualcosa di buono per il tuo corpo e il tuo spirito. Sono solo 60 minuti in cui puoi lasciare fuori dal tappetino tutto quello che ti stressa, ti preoccupa. Il lavoro, la casa, i figli, gli impegni, ci saranno anche dopo la lezione, ma in quei minuti fai una pausa e rilassa la tua mente. Un piccolo consiglio: durante il silenzio, per esempio durante la fase del rilassamento, alcuni pensieri possono affollare la mente… lasciali andare, non cercare di controllare l’elemento più indisciplinato che c’è, il pensiero. Se arrivano dei pensieri a distrarci, guardiamoli scorrere e torniamo a concentrarci sul respiro. Alle fine della lezione, ringraziati: hai dedicato del tempo prezioso a te stesso.
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