Shell Eco-Marathon 2011: bene le auto ecologiche italiane

Quanta strada percorre un veicolo alimentato a pannelli solari? Più di 1100 km con 1 kWh. E quanti km con un litro di benzina? Quasi 4 mila. E le emissioni di CO2? C'è chi non supera i 2 g/km. “Prototipi”, si dirà. Ma le prestazioni si possono toccare con mano. E, soprattutto, si tratta di veicoli funzionanti e realizzati dagli studenti.

Quanta strada percorre un veicolo alimentato a pannelli solari? Più di 1100 km con 1 kWh. E quanti km con un litro di benzina? Quasi 4 mila. E le 2″>emissioni di CO2? C’è chi non supera i 2 g/km. “Prototipi”, si dirà. Ma le prestazioni si possono toccare con mano. E, soprattutto, si tratta di veicoli funzionanti e realizzati dagli studenti.

Tutto questo è la Shell Eco-Marathon, la competizione… al contagocce che si svolge in tre “sezioni”: America, Europa e Asia. Archiviato l’appuntamento a stelle e strisce, che si è svolto a metà aprile a Houston (Texas), nei giorni scorsi il circuito del Lausitzring, in Germania, ha ospitato la tappa europea della Eco-Marathon.

La competizione, rivolta alle realizzazioni eco friendly, ha visto nel weekend dal 26 al 28 maggio la presenza di 187 team internazionali, che partecipavano con veicoli elettrici, alimentati a pannelli solari, a celle di idrogeno, a benzina (caratterizzati da livelli di consumo ed emissionitalmente irrisori da essere pressoché trascurabili), raggruppati in due “classi”: motori a combustione interna (di tipo “tradizionale”), emotori elettrici(classe E-Mobility): fuel cell, pannelli solari e batterie plug-in.

La rappresentanza italiana ha partecipato con 15 squadre. Fra queste, i team che hanno ottenuto dei piazzamenti sono stati organizzato dal Politecnico di Milano e di Torino, l’Itip “Bucci” di Faenza, l’Ipsia “Ferrari” di Maranello, l’Itis “Leonardo da Vinci” di Carpi e l’Itis “Rossi” di Vicenza.

Nel dettaglio, proprio il veicolo Mecc-Sun sviluppato dal Politecnico di Milano, sotto la guida di Giampiero Mastinu, docente al Dipartimento di Meccanica del Politecnico, ha riportato la vittoria nella classe E-Mobility: si tratta di un prototipo alimentato a pannelli solari, che ha stabilito un nuovo record di categoria: il veicolo, infatti, con 1 kWh di energia ha percorso ben 1108 km.

I risultati dei team italiani

Il team Mecc-E del Politecnico di Milano ha ottenuto il 7. posto, nella categoria UrbanConcept, con un veicolo elettrico a batterie plug-in (125 km con 1 kWh di energia). L‘Itip “Bucci” di Faenza (FaenzaITIracing) ha concluso in 9. posizione nella categoria UrbanConcept con un veicolo elettrico a batterie plug-in (106 km con 1 kWh). Il team “Zero C” dell’Itis “Leonardo da Vinci” di Carpi si è piazzato in sesta posizione nella categoria Prototipi con un veicolo alimentato a idrogeno (286 km con 1 kWh). Il team “H2politO – Molecole da Corsa” del Politecnico di Torino ha agguantato il 9. posto (categoria Prototipi) con un veicolo alimentato a idrogeno (262 km/kWh). Sempre dal Politecnico di Torino, il team “H2politO – Molecules going Hybrid” ha ottenuto il 9. posto nella categoria UrbanConcept (e il riconoscimento degli “SKF Design Awards” per la realizzazione della carrozzeria del prototipo con materiali di fibre naturali rinforzati con resina di pino: come dire, una soluzione al 100% eco friendly) con un veicolo a benzina che ha percorso 100 km con un litro di carburante. Il team “Senza Benza” dell’Ipsia “Ferrari” di Maranello ha concluso la prova in 12. posizione nella categoria Prototipi con un veicolo elettrico a batterie plug-in (138 km con 1 kWh il risultato ottenuto). Il team “Energy and Motion” dell’Itis “Rossi” di Vicenza ha conquistato il 45. posto nella categoria Prototipi con un veicolo a benzina che ha percorso 155 km con un litro.

Ha vinto un team francese: ben 3688 km con un litro!

Non spaventiamoci: si tratta di realizzazioni “estreme”: massima penetrazione aerodinamica, impiego di materiali compositi ultraleggeri, mappatura delle centraline studiata per garantire il “massimo” (del rendimento) con il “minimo” (dell’energia impiegata), con l’aggiunta dei dispositivi elettronici di recupero dell’energia e una condotta di guida più che mai attenta ai consumi. Tuttavia, il risultato del team francese “Microjoule” in rappresentanza dell’istituto “La Joliverie”, ha quasi dell’incredibile: con un litro, il prototipo transalpino ha percorso addirittura3688 km. Più eco friendly di così… Eppure, c’è chi ha fatto di meglio, almeno dal punto di vista delle emissioni.

È il caso del team tedesco ProTRon, che ha concorso nella categoria UrbanConcept e ha ottenuto appena 1,97 g/km nelle emissioni di CO2.

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