Pomodoro SuperBio: arriva il pomodoro biologico più ricco di licopene e sali minerali

Grazie agli esperti dell’Università di Pisa è in arrivo in Italia il pomodoro SuperBio. L’ateneo ha condotto uno studio multidisciplinare coordinato dalla professoressa Manuela Giovanetti, in collaborazione con docenti di Agraria, Medicina e Biologia.

Un nuovo pomodoro biologico più ricco di antiossidanti e sali minerali, Made in Italy al 100%. Grazie agli esperti dell’Università di Pisa è in arrivo in Italia il pomodoro SuperBio. L’ateneo ha condotto uno studio multidisciplinare coordinato dalla professoressa Manuela Giovanetti, in collaborazione con docenti di Agraria, Medicina e Biologia.

Si tratta di un pomodoro biologico, non Ogm, coltivato con metodi sostenibili ed ecologici, che permettono di rispettare la crescita naturale delle piante e di favorire la produzione di ortaggi più ricchi di sostanze nutritive benefiche grazie alla presenza di microrganismi utili nel terreno. Questo tipo di coltivazione permette di ridurre l’impiego di fertilizzanti e pesticidi.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica British Journal of Nutrition. Come hanno spiegato gli esperti, questa ricerca ha dimostrato che i metodi di coltivazione possono influenzare il valore salutistico dei cibi prodotti.

Giovannetti ha spiegato che il contenuto in fitochimici, molecole prodotte dalle piante che hanno importanti proprietà protettive e preventive nei confronti di diversi tipi di malattie umane, può aumentare se le piante crescono insieme a microrganismi benefici che stabiliscono con loro un particolare tipo di simbiosi, chiamata micorriza.

Lo studio ha dimostrato che i frutti prodotti dalle piante di pomodoro “micorrizate” (cioè che vivono in associazione con i microrganismi benefici simbionti) contengono concentrazioni più elevate di licopene (+18,5%), calcio (+15%), potassio (+11%), fosforo (+60%) e zinco (+28%) rispetto ai pomodori prodotti tradizionalmente.

“I pomodori prodotti da piante coltivate biologicamente e con i loro microrganismi simbionti” – ha concluso Manuela Giovannetti – “mostrano anche un più elevato potere anti-estrogenico, e rappresentano un esempio di produzione ecologica e sostenibile del cibo, capace di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, ottenendo cibo di alta qualità e con alto valore nutraceutico, un tema di grande interesse sociale, fortemente richiesto da consumatori e produttori”.

Nel 2015 in Italia, in collaborazione con l’azienda l’Ortofruttifero di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, verranno prodotte 10 mila piantine di pomodoro, che saliranno a 70 mila nel 2016. Dunque presto il pomodoro SuperBio potrà arrivare sulle nostre tavole. Una dimostrazione che pesticidi, fertilizzanti e Ogm non servono per ottenere prodotti migliori. La soluzione per un’alimentazione più sana e per un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente e della salute è nella coltivazione biologica, ecologica e naturale.

Marta Albè

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