Gli italiani sono pronti a mettere a tavola ogni ben di Dio per festeggiare il Natale. Ecco qualche idea per recuperare gli avanzi e ridurre il più possibile gli sprechi alimentari
Ci siamo quasi, tra pochissimi giorni è Natale e siamo pronti per le grandi abbuffate. Si sa, tra cibi e bevande, il popolo italico non bada a spese e anche Coldiretti prevede un budget abbastanza corposo che le famiglie italiane destineranno alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,3 miliardi di euro.
Insomma, che lo vogliate o no, l’Italia rimane ferma al principio del farsi satolli ad ogni costo, tanto che nella gara enogastronomica faranno sparire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, 500 mila tacchinelle e 500 mila faraone lesse, farcite o cotte in forno, in gelatina o in rolle’ ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci.
Bene, e dove la mettiamo tutta questa roba qui? Beh, quello che è certo è che molta, troppa, andrà a finire direttamente nella spazzatura. Eppure, e ormai lo sappiamo bene, una buona parte degli avanzi e degli scarti è costituito da cibi ancora commestibili, che possono essere riutilizzati se solo abbiamo un po’ di fantasia e di buona volontà.
Con gli avanzi è possibile preparare un menù completo, evitando di produrre sprechi e il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) ci fornisce alcuni consigli per un Natale virtuoso e sostenibile.
APERITIVO: CROSTINI SOSTENIBILI ALLE VERDURE
Gli scarti delle verdure possono essere utilizzati per ottenere delle salse per crostini. Mentre preparate i vostri piatti per la Vigilia o il Natale, mettete da parte i ciuffi verdi delle carote e dei finocchi. Se li lavate e li frullate con un filo d’olio, otterrete una crema spalmabile da aggiustare poi di sale e pepe e servire sui crostini come aperitivo. Anche i crostini possono essere “riciclati”: basterà tagliare a fette il pane avanzato e tostarlo in padella o al forno per qualche minuto.
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PRIMO PIATTO: PASTA DI RINFORZO AL PESCE E VERDURE
Pesci come cernia e gallinella cucinati il giorno prima in guazzetto possono essere riutilizzati per un ottimo primo piatto. Basterà unire gli avanzi del pesce a pomodorini freschi e verdure dolci come bieta e spinaci, per avere il sugo perfetto per una buona pasta.
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SECONDO PIATTO: ECOPOLPETTONE
Il polpettone è il piatto anti-spreco per eccellenza. Se alla base del piatto vi è il pane, qualunque avanzo si abbia poi nel frigo va bene: dagli affettati, ai funghi al formaggio. Date la forma che desiderate al vostro composto e cucinatelo in forno.
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CONTORNO: HOME-MADE CHIPS CROCCANTI
Bucce di carote e patate possono diventare delle ottime chips croccanti da fare in casa! Dopo averle lavate, basterà disporle in padella con un filo d’olio, oppure in una teglia da forno, e cuocerle per qualche minuto fino a quando non saranno croccanti.
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FRUTTA: LA MACEDONIA!
La frutta più matura o un poco ammaccata può risultare poco bella da presentare in tavola durante le feste, per cui vi basterà trasformarla in una macedonia.
DOLCE: BIOCARAMELLE DI SCORZETTE DI AGRUMI E CIOCCOLATO
Sfiziosi e natalizi, i dolcetti da servire in tavola a base di scorze d’arancia sono davvero semplici da preparare e permettono di recuperare una parte del frutto che invece andrebbe buttata. Basterà avere a disposizione 100 grammi di scorze di arancia e 100 grammi di zucchero e cioccolato a piacimento. Lavate e tagliate le scorze di arancia in modo da ottenere listarelle lunghe e sottili. Caramellatele in un pentolino con acqua e zucchero, e lasciatele asciugare per un paio di giorni su un foglio di carta da forno. Per renderle più golose, sciogliete il cioccolato a bagnomaria e intingete le scorzette di arancia per metà, asciatele raffreddare e servitele agli ospiti.
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Al di là di tutto, ricordatevi in ogni caso 3 regole fondamentali:
1. IL COMPOST! Ricordate che gli scarti degli alimenti che non possono essere riutilizzati in cucina vanno conferiti nella raccolta differenziata dello scarto umido, che verrà inviato agli impianti di compostaggio e trasformato in biogas (un combustibile rinnovabile) e compost, un ottimo fertilizzante organico impiegato in agricoltura e nel florovivasimo.
2. Una volta finito un pasto, preparate dei pacchettini con alcune piccole porzioni di ciò che non è stato consumato e “regalatele” ad ogni invitato prima che lasci la vostra casa.
3. Ricordate che i cibi, una volta cucinati, se ben coperti e conservati in frigo, possono durare anche 3-4 giorni dal momento in cui li avete acquistati.
Germana Carillo
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