10 motivi per tornare a fare conserve in casa

Preparare le conserve in casa è uno dei simboli dell'autoproduzione, permette di risparmiare e di conoscere alla perfezione gli ingredienti che portiamo sulle nostre tavole.

Preparare le conserve in casa è probabilmente uno dei simboli dell’autoproduzione. Nei ricordi di tutti noi vediamo le nonne intente a preparare confetture, salse e conserve sott’olio per avere a disposizione il surplus dei prodotti dell’orto nei mesi successivi e all’insegna del risparmio. Si tratta di un insieme di tradizioni che sarebbe un vero peccato abbandonare. Ecco allora dieci tra i motivi principali per ricominciare a fare conserve in casa.

Rispettare l’ambiente

Preparare le conserve in casa riduce il nostro impatto ambientale su almeno due fronti. Da una parte ci permette di riutilizzare i barattoli di vetro di altre preparazioni, mentre in secondo luogo consente di risparmiare le emissioni legate al trasposto del prodotti dal luogo di produzione al punto vendita.

Risparmiare

Questo aspetto riguarda soprattutto il consumo di ortaggi fuori stagione. Le zucchine, ad esempio, costeranno di più in inverno rispetto ai mesi estivi. Ecco dunque che risulta saggio preparare delle conserve per consumare i prodotti estivi anche fuori stagione, se lo si desidera. Pensiamo, ad esempio, al pesto, alle zucchine, alle melanzane e ai peperoni sott’olio o sott’aceto, nonché ai pomodori essiccati e a tutte le conserve e salse a base di pomodoro. Il risparmio è maggiore se le conserve si preparano con i prodotti dell’orto in surplus rispetto alla quantità che riusciremmo a consumare fresca.

Ridurre gli sprechi

Di nuovo un collegamento con l’autoproduzione, con particolare riferimento all’orto. Può succedere che il raccolto sia molto più abbondante di quanto ci aspettassimo. Come evitare di dover gettare il surplus? Se regalare qualche ortaggio agli amici e ai parenti non basta, ecco che in nostro aiuto arrivano le conserve, che ci aiuteranno ad arricchire la dispensa per i mesi successivi e ad accorciare la lista della spesa.

Barattare e regalare

Ecco un aspetto molto importante legato non solo al risparmio di per sé, ma anche alla riscoperta di un antico paradigma. Per mangiare sano è davvero necessario comprare? Se prepariamo tante conserve, possiamo decidere di barattarne una parte con chi ha la nostra stessa passione. Inoltre con le conserve potremo preparare dei cesti personalizzati come regali di Natale e di compleanno, o per altre occasioni, anche semplicemente come ringraziamento per chi ci ha offerto il suo aiuto.

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Riscoprire le tradizioni di famiglia

Se ripensate alla preparazione delle conserve con un pizzico di nostalgia, siete davvero dei nostri. Ricordate le estati in cui le nonne preparavano le conserve di pomodoro o i peperoncini lasciati essiccare al sole? Ecco, è davvero giunto il momento di riscoprire le tradizioni di famiglia e di portarle avanti. Perché sarebbe davvero un peccato che saperi e tradizioni di così alto valore andassero perduti semplicemente per noncuranza, pigrizia e con la scusa di non avere abbastanza tempo. Appuntate tutte le ricette per le conserve delle vostre nonne e mettetevi all’opera appena potete.

Dedicare tempo all’autoproduzione

L’autoproduzione non è tempo perso, ma tempo guadagnato. Prendiamoci lo spazio di una sera, di un sabato mattina o di una domenica pomeriggio per preparare conserve e marmellate con l’aiuto di tutta la famiglia. La dispensa si arricchirà in un batter d’occhio e non dovremo perdere tempo da dedicare ad una lunga spesa al supermercato, per acquistare tra l’altro prodotti di qualità decisamente inferiore.

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Creare nuovi legami sociali

Preparare le conserve in passato era un’occasione di ritrovo. Le famiglie allargate e i vicini di casa in determinati periodi dell’anno si riunivano per dare vita a scorte di salse e conserve in grandi quantità, ad esempio durante l’estate e in vista dell’inverno. Era un’opportunità per chiacchierare, scambiare pareri e saperi, conoscersi meglio. L’unione, mai come in questo caso, faceva e può fare ancora la forza. L’autoproduzione è contagiosa, coinvolgiamo gli amici e le persone dell’associazione o del Gas di cui facciamo parte nella riscoperta della preparazione delle conserve.

Avere a disposizione cibo salutare

Grazie alla preparazione casalinga delle conserve conosceremo esattamente gli ingredienti contenuti nei barattoli che porteremo in tavola. E così potremo dire stop ai coloranti e ai conservanti industriali e l’eccessivo contenuto di zucchero delle marmellate e confetture in vendita nei supermercati. Inoltre sarà molto divertente personalizzare i diversi tipi di conserve a seconda dei propri gusti, ad esempio aggiungendo erbe aromatiche e spezie. Che ne direste di una confettura di pere allo zenzero o di mele e cannella?

Supportare gli agricoltori locali

Se non abbiamo un orto o il nostro raccolto non è sufficiente, ma amiamo comunque preparare conserve dolci e salate, diamo supporto agli agricoltori locali. Cerchiamo le aziende agricole biologiche e sostenibili della nostra zona. Facciamo la spesa ai mercati contadini e impariamo a comprare bio risparmiando davvero molto grazie ai Gas. Tra l’altro, per preparare le conserve andranno benissimo anche frutta e ortaggi di seconda scelta che altrimenti rischierebbero di essere buttati. Informatevi dal contadino o presso il vostro Gas sulla possibilità di acquistare questi prodotti a prezzo ridotto.

Aprirsi all’autosufficienza

Coltivare il proprio cibo e preparare le conserve significa aprirsi verso un nuovo stile di vita basato sull’autosufficienza. Certo, le conserve rappresentano solo una parte, magari proprio l’inizio, di un nuovo cammino, ma prepararle con i dovuti accorgimenti è così divertente che sarà proprio l’entusiasmo a spianarvi la strada. E così inizierete a condividere saperi, a chiedere consigli ai più esperti, a risparmiare sulla spesa e a scoprire nuovi sapori.

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