L’obesità è ormai un problema sociale in tutta Europa, specie in Gran Bretagna, dove il fenomeno è stato preso in seria considerazione dal servizio sanitario nazionale, che ha deciso di adottare Mandometer, il piatto parlante. Si tratta di un gadget tecnologico prodotto in Svezia, che conta le calorie, ti avverte se stai mangiando troppo e dà consigli su come consumare il pasto.
L’obesità è ormai un problema sociale in tutta Europa, specie in Gran Bretagna, dove il fenomeno è stato preso in seria considerazione dal servizio sanitario nazionale, che ha deciso di adottare Mandometer, il piatto parlante. Si tratta di un gadget tecnologico prodotto in Svezia, che conta le calorie, ti avverte se stai mangiando troppo e dà consigli su come consumare il pasto.
Mandometer fa parte di un progetto che partirà a breve proprio nel Regno Unito e coinvolgerà un campione di 600 famiglie gravemente sovrappeso, che potranno usufruire di questa particolare bilancia (del costo di circa 2000 euro) in grado di aiutare i pazienti a riconoscere il senso di sazietà.
Il piatto parlante verifica la quantità di cibo che i pazienti mangeranno durante il pasto e se la persona mangia troppo velocemente e con voracità, scatta l’avvertimento vocale: “Per favore mangia più lentamente”.
Ma perché proprio in Gran Bretagna? Perché è il Paese più grasso di Europa, dove un adulto su quattro è obeso, a causa dei cibi tipici della cucina anglosassone, come patatine, pesce fritto, bacon, lardo e burro, con un costo per la sanità pubblica che supera i 4,2 miliardi di sterline all’anno.
Il piatto parlante è stato adottato a scopo educativo, per aiutare le persone a prevenire e ridurre l’obesità dando maggiore attenzione a ciò che si mangia, alle quantità di cibo ingurgitate e ai tempi: mangiare più lentamente aiuta a sentirsi più sazi e a ridurre la quantità di cibo.
Come ha detto lo stesso Julian Hamilton-Shield, medico che segue i test, il piatto parlante: “Serve a riaddestrare l’organismo a riconoscere la sazietà. Questo nel lungo periodo aiuta a dimagrire”.
Nella società del consumismo e della voracità, sarà davvero un ulteriore gadget (per di più affatto economico) a risolvere il problema?
Verdiana Amorosi