I cibi più dannosi per il cervello e la memoria. Non tutti i cibi sono uguali. Alcuni alimenti ci proteggono dall’invecchiamento e sono benefici per il nostro stato di salute, mentre altri, soprattutto se il loro consumo risulta eccessivo, possono influire negativamente sul corretto funzionamento del nostro organismo. Possono compromettere le funzioni del nostro cervello, rendendoci meno intelligenti, cioè meno inclini all’apprendimento e meno reattivi agli stimoli. Ecco gli alimenti più dannosi per il nostro cervello e per la memoria.
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Non tutti i cibi sono uguali. Alcuni alimenti ci proteggono dall’invecchiamento e sono benefici per il nostro stato di salute, mentre altri, soprattutto se il loro consumo risulta eccessivo, possono influire negativamente sul corretto funzionamento del nostro organismo. Possono compromettere le funzioni del nostro cervello, rendendoci meno intelligenti, cioè meno inclini all’apprendimento e meno reattivi agli stimoli. Ecco gli alimenti ritenuti più dannosi per il nostro cervello e per la memoria.
Prodotti zuccherati
Lo zucchero e i prodotti zuccherati non sono di certo un toccasana per il cervello. Secondo alcuni studi, sarebbero in grado di provocare una vera e propria dipendenza. Il consumo a lungo termine di zuccheri può creare problemi neurologici e interferire con la memoria, oltre che con le capacità di apprendimento. Sotto accusa sono soprattutto lo zucchero raffinato, i dolci industriali e i prodotti confezionati che contengono sciroppo di glucosio.
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Alcolici
Gli alcolici non danneggiano soltanto il fegato, ma possono causare un vero e proprio stato di confusione mentale. Il loro consumo ha un forte impatto sulla memoria e sulla capacità di pensiero. L’assunzione di alcolici, soprattutto se frequente, può ostacolare la nostra capacità di ricordare sia gli avvenimenti che i nomi degli oggetti più comuni. I sintomi, soprattutto se leivi, sono reversibili, rinunciano al consumo di alcolici o limitandolo.
Cibo spazzatura
Il cibo spazzatura può influire sui processi chimici cerebrali e portare alla comparsa di sintomi associati ad ansia e depressione. A rivelarlo è uno studio condotto presso l’Università di Montreal. Il junk food, ricco di grassi, influenza in modo negativo la produzione di dopamina, sostanza che promuove le sensazioni di benessere e la felicità, ma che è fondamentale per supportare le funzioni cognitive e la capacità di apprendimento e di memoria. Sotto accusa è soprattutto il cibo spazzatura ricco di grassi.
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Cibi fritti
Gli alimenti fritti e i cibi di produzione industriale distruggono lentamente le cellule nervose situate nel cervello. Ciò avverrebbe soprattutto a causa degli oli di scarsa qualità utilizzati per la frittura e per la preparazione dei cibi confezionati e industriali. Gli effetti negativi sulle funzioni cognitive sono amplificati dal loro contenuto di additivi chimici, conservanti, coloranti artificiali e aromatizzanti che possono causare iperattività sia negli adulti che nei bambini.
Cibi precotti
Il riferimento è ai prodotti surgelati da riscaldare in forno o in microonde, ai piatti pronti e ai cibi precotti in generale, di cui non è possibile conoscere con precisione i metodi di cottura e gli ingredienti utilizzati per la stessa. Si tratta spesso di alimenti ricchi di calorie, ma poveri di sostanze nutritive benefiche. Possono avere un impatto negativo sul sistema nervoso centrale e portare al rischio di sviluppare malattie degenerative che coinvolgono il cervello, come l’Alzheimer.
Alimenti molto salati
Gli alimenti molto salati possono provocare un innalzamento della pressione sanguigna e mettere a rischio il cuore. I cibi che contengono quantitativi eccessivi di sale (cloruro di sodio) possono avere un influsso negativo sulle funzioni cognitive e ostacolare la capacità di pensiero. Sarebbero dunque in grado di minacciare la nostra intelligenza. Ricordiamo che l’apporto di sodio attraverso l’alimentazione dovrebbe essere controbilanciato dall’assunzione di alimenti ricchi di potassio, come raccomanda l’Oms. Inoltre è possibile ridurre l’utilizzo del comune sale da cucina – cloruro di sodio puro – ricorrendo a spezie e erbe aromatiche per insaporire. Il sale da cucina può essere inoltre sostituito da sale marino integrale, che oltre al cloruro di sodio, presente in concentrazioni minori, contiene magnesio, potassio e altri sali minerali utili all’organismo.
Cereali raffinati
I cereali raffinati possono appesantire l’organismo e influire sulle nostre capacità di memoria, soprattutto se il loro consumo è abbondante e abituale. È possibile sostituirli con cereali integrali, che sono ricchi di fibre, sali minerali e vitamine che ci aiutano a prevenire l’invecchiamento, la perdita di memoria e la sensazione di avere la mente obnubilata dopo aver consumato un pasto troppo ricco di carboidrati raffinati.
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Carni conservate
Le carni conservate non forniscono al nostro organismo proteine di alta qualità. Il riferimento è a prodotti industriali come wurstel, hot dog, salsicce e insaccati. Questi alimenti subiscono dei trattamenti industriali che portano alla produzione di cibi che possono ostacolare il buon funzionamento del sistema nervoso. Tra le fonti benefiche di proteine troviamo legumi, frutta secca e semi oleaginosi da consumare in abbinamento ai cereali integrali.
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Grassi trans
Attenzione ai grassi trans, che possono causare una serie di problemi di salute, dalle malattie legate all’apparato cardio-circolatorio, all’aumento del colesterolo LDL, fino all’obesità. Inoltre, possono avere un impatto negativo sul cervello, rallentandone le funzioni, la capacità di risposta agli stimoli e i riflessi. Infine, il consumo di grassi trans aumenta il rischio di ictus. Nel 2002 l’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti raccomandò la totale eliminazione dalla dieta dei grassi trans.
Dolcificanti artificiali
Sono una vera e propria tentazione per chi è convinto di poter dimagrire sostituendo lo zucchero bianco con i dolcificanti artificiali considerati dietetici. I dolcificanti artificiali contengono meno calorie rispetto allo zucchero, ma potrebbero risultare ancora più dannosi, soprattutto se utilizzati in grandi quantità. Possono danneggiare il cervello e interferire negativamente con le capacità cognitive.
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