Scoperta una nuova pianta “mangia-nichel”che assorbe metalli pesanti dal terreno

Scoperta una nuova pianta che si ciba di nichel

Come eliminare i metalli pesanti dal terreno? La “Rinorea niccolifera“, una nuova pianta scoperta nella parte occidentale dell’isola di Luzon, nelle Filippine è balzata all’onore delle cronache come pianta “mangia-metalli” e sarebbe “ghiotta” in particolar modo del nichel.

La Rinorea niccolifera, infatti, potrebbe essere impiegata tanto per bonificare terreni inquinati quanto per estrarre lo stesso nichel a fini commerciali.

Appartenente alla famiglia delle Violacee e scoperta da un gruppo di ricercatori dell’Università filippina Los Baños, l’appellativo “niccolifera” si riferirebbe proprio alla capacità della pianta di accumulare ingenti quantità di nichel nelle foglie. Qui sarebbe in grado di accumulare fino a 18mila parti per milione di metallo senza subire gli effetti dell’avvelenamento.

L’iperaccumulo di Nichel è un fenomeno molto raro visto che solo lo 0,5% delle piante che nascono nei terreni ricchi di metalli possiede tale capacità di assorbimento“, spiega Edwino Fernando principale autore della ricerca pubblicata sulla rivista PhytoKeys e facente parte di un progetto finanziato dal dipartimento di scienza e tecnologia del Consiglio filippino per industria, l’energia e lo sviluppo di tecnologie emergenti.

pianta nichel

In tutto il mondo si contano circa 450 le specie conosciute che abbiano questa insolita caratteristica sulle oltre 300mila specie di piante vascolari scoperte.

Gli iperaccumulatori vegetali sono piante che hanno grandi potenzialità per lo sviluppo di tecnologie verdi. Per esempio il fitorisanamento e il phytomining“, conclude Augustine Doronila, della scuola di chimica dell’Università di Melbourne e co-autore del rapporto. “Il fitorimedio si riferisce all’uso di queste piante per rimuovere i metalli pesanti in suoli contaminati. Mentre il phytomining è il loro utilizzo per produrre raccolti al fine di recuperare commercialmente il metallo nei germogli di quelle cresciute in siti che ne sono ricchi“.

Insomma, la flora è sempre più un alleato nel mitigare i danni ambientali prodotti dall’uomo e dalle sostanze inquinanti rilasciate nell’ambiente. Lasciamo crescere le piante!

Germana Carillo

Foto: PhytoKeys

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