Gli ulivi secolari della Puglia potrebbero diventare presto Patrimonio Unesco. Questi alberi hanno alle spalle una storia millenaria. Sono dei veri e propri simboli del patrimonio naturale regionale e nazionale, oltre che una fonte di sostentamento economico per la popolazione. Dagli ulivi pugliesi si ricava olio extravergine di qualità simbolo del Made In Italy.
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Gli ulivi secolari della Puglia potrebbero diventare presto Patrimonio Unesco. Questi alberi hanno alle spalle una storia millenaria. Sono dei veri e propri simboli del patrimonio naturale regionale e nazionale, oltre che una fonte di sostentamento economico per la popolazione. Dagli ulivi pugliesi si ricava olio extravergine di qualità, uno dei prodotti più caratteristici del Made In Italy.
Dalla Puglia arriva finalmente una buona notizia sugli ulivi secolari, dopo le vicissitudini negative che questi alberi hanno dovuto affrontare negli ultimi anni: dalla legge ammazza-ulivi alla presunta minaccia di un batterio killer. La Puglia è la più grande regione europea produttrice di olio e i suoi ulivi millenari sono una risorsa dal valore inestimabile.
Ecco perché da La Terra Di Puglia è partita una petizione per richiedere il riconoscimento da parte dell’Unesco degli antichi ulivi pugliesi quale Patrimonio dell’Umanità. Inoltre i cittadini chiedono che tutte le zone pugliesi ad alta intensità olivicola vengano inserite ufficialmente tra le aree protette.
Gli ulivi della Puglia sono un raro esempio di arte naturale, al pari dei monumenti costruiti dall’uomo nel corso dei secoli e costituiscono un bagaglio di storia, di cultura, di vita popolare e di tradizioni. Ma garantire la loro protezione non è così semplice.
Nel 2011 il Salento si è ribellato ad una legge ammazza-ulivi che favoriva il disboscamento degli uliveti pugliesi. La petizione per salvare gli ulivi del Salento aveva raccolto più di 1400 firme. Purtroppo l’abbattimento degli ulivi negli scorsi anni si è legato alla costruzioni di nuovi impianti eolici e fotovoltaici, in una gestione sconsiderata del territorio, dato che per fare spazio alle rinnovabili non è assolutamente necessario annientare il patrimonio naturale – un vero e proprio controsenso.
È invece del 2013 la notizia di una minaccia molto più subdola per gli ulivi pugliesi. Un batterio killer imbattibile sarebbe stato pronto a distruggere centinaia di alberi. Gli interventi per la difesa degli ulivi del Salento hanno visto la partecipazione del Ministero delle Politiche Agricole. L’intera vicenda si è però rivelata piuttosto dubbia ed oscura. Infatti, secondo le analisi condotte da alcuni esperti fiorentini, sugli ulivi pugliesi non sarebbe stata individuata la presenza del batterio Xylella fastidiosa in una forma pericolosa per la sopravvivenza delle piante.
Quali sono gli ulivi più antichi d’Italia?
1) L’antico ulivo di Borgagne – Puglia
Un ulivo secolare, probabilmente uno dei più anziani d’Italia, si trova a Borgagne, nel Salento. Questa località della provincia di Lecce è circondata da distese di ulivi secolari con le cui olive si produce l’olio extravergine d’oliva dop Terra d’Otranto. Potete ammirare l’ulivo secolare in questo video.
L’ulivo millenario di Palombara Sabina – Lazio
Nel territorio di Palombara Sabina troviamo un altro ulivo millenario, antico tanto quanto la storia di questa località del Lazio. Secondo alcuni esperti la sua anzianità viene stimata attorno ai 3000 anni. Un’associazione di volontari si è impegnato a recuperarlo ed ora l’ulivo fa parte di un’oasi protetta ed è un vero e proprio simbolo del territorio della Sabina. Si tratta forse di uno degli ulivi più antichi d’Europa.
L’ulivo secolare di Corato – Puglia
A Corato, in provincia di Bari, si trova un ulivo secolare di almeno 600 anni. Si potrebbe trattare di uno degli esemplari progenitori della Cultivar Coratina. L’antico ulivo è all’interno di una proprietà privata e potrebbe contribuire a garantire l’inserimento degli uliveti pugliesi nel patrimonio dell’umanità Unesco.
fonte foto: coratolive.it
L’Ulivo millenario di Vernole – Puglia
L’albero d’ulivo soprannominato “La Regina” è un’imponente pianta ultramillenaria, della varietà autoctona Ogliarola Leccese. Ha un’età stimata di oltre 1400 anni e la sua circonferenza alla base misura circa 14 metri. È posizionata in agro di Vernole, in provincia di Lecce. Nel 2012 questo antico ulivo è stato ufficialmente dedicato a Michelle Obama, per il suo impegno nella promozione della dieta mediterranea negli Stati Uniti.
fonte foto: iltaccoditalia.info
L’Ulivo millenario di Luras – Sardegna
L’ulivo millenario di Luras, in Gallura, avrebbe ben 4000 anni. Si tratta di un ulivo selvatico, o meglio, di un olivastro. È un esemplare di dimensioni davvero imponenti: 8 metri di altezza per 12 metri di circonferenza. Secondo le antiche leggende narrate dagli abitanti di Santo Baltolu di Carana, l’ulivo era considerato un rifugio per gli spiriti maligni.
fonte foto: flickr.com
Firma qui la Petizione #ulivipatrimoniounesco.
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Marta Albè
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