La Grecia cerca investitori per il più grande impianto fotovoltaico del mondo

Sarà meglio di ogni altro parco fotovoltaico operante al mondo fino ad oggi. Questa la promessa del Primo Ministro Socialista greco George Papandreau, a proposito di una centrale a energia solare che sorgerà nella città di Kozani e che avrà una potenza di ben 200 MW. Una cifra record, visto che il primato attuale è detenuto dall'impianto canadese da 97 MWp della città di Sarnia, seguito dall'impianto italiano di Montalto di Castro (84,2 MWp), e, al terzo posto, dal Solarpark Finsterwalde tedesco (80,7 MWp). Costo previsto? “Solo” 600 milioni di euro.

Sarà meglio di ogni altro parco fotovoltaico operante al mondo fino ad oggi. Questa la promessa del Primo Ministro Socialista greco George Papandreau, a proposito di una centrale a energia solare che sorgerà nella città di Kozani e che avrà una potenza di ben 200 MW. Una cifra record, visto che il primato attuale è detenuto dall’impianto canadese da 97 MWp della città di Sarnia, seguito dall’impianto italiano di Montalto di Castro (84,2 MWp), e, al terzo posto, dal Solarpark Finsterwalde tedesco (80,7 MWp). Costo previsto? “Solo” 600 milioni di euro.

Ma il governo è fiducioso. L’agenzia di stato Public Power Corporation (PPC) organizzerà infatti un’apposita gara d’appalto internazionale per trovare finanziatori interessati. Di certo un ritorno economico ci sarà, anche perché l’intenzione dichiarata da Papandreau è quella di rilanciare l’economia della zona e creare nuovi posti di lavoro.

Il problema, tuttavia, sarà il come e il quando, visto che la Grecia continua a vivere in un regime di austerità a causa della recente crisi economica mondiale. Per quanto riguarda il futuro, comunque, il governo socialista di Papandreau ha intenzione di continuare a investire nell’energia rinnovabile, anche per affrancarsi dalla lignite (o “carbone marrone”), fonte fossile altamente inquinante.

Significativo, a questo proposito, sarà il sito dove sorgerà la centrale: una ex-miniera di carbone appartenente alla stessa PPC, ampia all’incirca 520 ettari (1,285 acri). Almeno nelle intenzioni, dunque, l’impianto dovrebbe soddisfare tutti i requisiti per essere non solo ecosostenibile, ma anche d’esempio agli altri paesi sulla via della green economy. E visto che nell’ottobre dello scorso anno la disoccupazione era al 13,5%, ciò che conta ancora di più saranno i posti di lavoro creati. Al governo di Papandreau non resta che trovare i soldi. E in fretta.

Fonte: Pysorg.com

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