E-cat, raggiunti i 600 gradi. Rossi: “Presto l’elettricità dalla fusione fredda”

Rossi annuncia di aver toccato quota 600 gradi e ciò potrebbe essere un grosso passo avanti per la produzione di energia elettrica

E-Cat, secondo Rossi grazie alla fusione fredda è stata raggiunta nei giorni scorsi una temperatura di 600 gradi Celsius. Lo avrebbe confermato lo stesso ingegnere.

E-Catworld.com, di recente, aveva provato a far chiarezza su questo punto ma allora Rossi era stato piuttosto evasivo. Ma appena qualche giorno dopo, ha deciso di fornire qualche piccola informazione sul suo E-Cat. Sul Journal, un utente gli aveva chiesto: “Si è parlato di un grosso miglioramento nella temperatura del vapore che ora l’E-Cat è in grado di produrre, quindi il vapore può essere utilizzato, con una buona efficienza per produrre energia elettrica per mezzo di una turbina classica o turbina Stirling? La prego di specificare quale sia questo nuovo valore di temperatura di funzionamento e la pressione del vapore ora disponibile“.

E Rossi non si è tirato indietro: “Stiamo lavorando con una buona stabilità a 600 gradi Celsius. Questo, se confermato dai prossimi test, apre in modo chiaro tutte le porte possibili. Oggi, sabato 19 maggio, in questo momento, le 18:10 a Miami, sto lavorando con il nuovo E-Cat a 600 gradi“. L’utente ha poi risposto: “Se fosse vero ballerei su un solo piede per la gioia”. E Rossi ha replicato: “Balla su 2 piedi, perché avrai molto da ballare. Sì, funziona“.

E ha promesso che non appena saranno conclusi i test renderà noti i risultati sul Journal. La produzione di energia elettrica è dunque un altro degli ambiti obiettivi di Rossi. Va ricordato infatti che, stando a quanto riferito dal produttore, l’E-Cat era in grado finora di produrre solo energia termica.

Anche la Defkalion sembra più agguerrita che mai. Secondo quanto si legge su Pesn, un team della società greca sarebbe all’opera per aggiornare i dati di registrazione dei test fino ad agosto, quando ci sarà “una grande conferenza” per la presentazione del dispositivo.

Ma prima di allora, è certo, ne vedremo delle belle.

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