Lo stop alle auto più inquinanti e il blocco del traffico sul territorio comunale (benzina Euro 0, diesel Euro 1 e 2 senza fap, ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli a due tempi Euro 1 e, se a gasolio, Euro 0 e 1) resterà quindi attivo ancora per la sola giornata di oggi.
Per tre giorni consecutivi, nel capoluogo lombardo, i livelli delle polveri sottili PM10, registrati dalle tre centraline Arpa, si sono mantenuti sotto la soglia fissata dalla legge: ciò vuol dire che, al momento, la concentrazione di sostanze pericolose nell’aria è tornata entro i limiti tollerabili, ovvero 50 microgrammi per metro cubo. In particolare, i dati hanno riscontrato un taglio delle polveri dannose, registrando 15 mg/mc di Pm10 a Città Studi, 14 al Verziere e 11 in via Senato.
Lo stop alle auto più inquinanti e il blocco del traffico sul territorio comunale (benzina Euro 0, diesel Euro 1 e 2 senza fap, ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli a due tempi Euro 1 e, se a gasolio, Euro 0 e 1) resterà quindi attivo ancora per la sola giornata di oggi.
E così, passata la paura, rientrano le limitazioni fissate alla circolazione lo scorso 6 ottobre e di conseguenza torna il regolare traffico urbano.
Ancora una volta – per tenere sotto controllo il livello delle polveri sottili – si ricorre a cure palliative, che non migliorano affatto le condizioni di salute dei cittadini, né dell’aria che respirano, perché a breve ci ritroveremo di nuovo nella stessa situazione. Ci sarà un nuovo blocco. E così via.
“Sono consapevole del bisogno di un coordinamento con la Provincia e con i Comuni almeno della prima cintura. – ha detto il sindaco di Milano -Giuliano Pisapia – Abbiamo tentato di farlo, forse in ritardo, e di questo mi scuso. Spero che possa partire subito un percorso condiviso – ha concluso il sindaco -. Sono consapevole che bisogna fare di più, e meglio”.
E c’è di più, perché nonostante il divieto, i milanesi che hanno comunque preso l’auto per percorrere le strade della città sono stati tanti: duecento vigili urbani, schierati in 70 posti di blocco, hanno fermato ben 3.787 vetture e staccato 882 verbali da 155 euro.
“È possibile che qualcuno non conoscesse le regole – ha commentato l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli – ma nella maggior parte dei casi si è trattato di automobilisti che hanno cercato di muoversi nonostante il divieto”.
Se il blocco non è una soluzione per lo smog di Milano, di sicuro viene incontro alle esigenze di fare cassa del Comune.
Verdiana Amorosi