Il beagle, diventato "famoso" grazie al sequestro di Green Hill, è un cane dolcissimo, buonissimo e con un bel caratterino, deciso, testardo e pepato. Ma vi siete mai chiesti perchè continua a essere, fra i cani, la razza più utilizzata nella sperimentazione animale? Lo spiega la Lav, che diffonde anche un elenco di chi li utilizza in Italia e per quali esperimenti.
Il beagle, diventato “famoso” grazie al sequestro di Green Hill, è un cane dolcissimo, buonissimo e con un bel caratterino, deciso, testardo e pepato. Ma vi siete mai chiesti perché continua a essere, fra i cani, la razza più utilizzata nella sperimentazione animale? Lo spiega la Lav, che diffonde anche un elenco di chi li utilizza in Italia e per quali esperimenti.
Prima di tutto, dice la Lav, la scelta dei beagle, così come di altri animali usati per la vivisezione, non ha alcuna base scientifica, come affinità genetica, anatomica e fisiologia, ma viene fatta per la “comodità del modello”. Questi cani, infatti, sono “perfetti” per la taglia, il pelo raso che facilita iniezioni e prelievi, la resistenza cardiaca, il temperamento docile e la capacità di vivere in gruppo, in modo da rendere più facile ed economica la permanenza negli stabulari. La legge italiana limita fortemente l’utilizzo di cani, ma nonostante il vincolo dell’autorizzazione specifica, sono ancora tantissimi ad usare questi animali per test tossicologici, prove per farmaci e per la produzione di apparecchiature.
Le applicazioni sui beagle, infatti, sono moltissime: studi di tossicità per le sostanze industriali, tossicità per le sostanze d’abuso, come fumo, alcol e stupefacenti, trapianto di organi e tessuti, cancro, test bellici e ricerca di base in qualsiasi settore, compresi quella sulla deprivazione materna, sull’erezione, prodotta fisicamente tramite scosse elettriche, e sugli impianti odontoiatrici per testare nuovi apparecchi sulla dentatura del cane, con estrazioni e trapianti negli alveoli.
“Gli esperimenti senza anestesia, sono i più invasivi perché il cane è totalmente vigile durante tutta l’operazione e il dolore non viene alleviato in alcun modo – spiega la biologa Michela Kuan, responsabile nazionale LAV settore Vivisezione, che ricorda come, oltre ai cani, in Italia sono quasi 900 mila gli animali uccisi per questa falsa scienza in 600 stabulari, “un numero incredibilmente alto, considerata l’estensione geografica del nostro Paese“.
Si tratta di una statistica che, peraltro, è pure sottostimata, visto che non include gli invertebrati e gli animali utilizzati già soppressi. E non esiste nemmeno un limite alle specie che possono essere impiegate nelle procedure: cani, gatti, scimmie, animali in via d’estinzione e selvatici, tutti possono finire sui tavoli dei laboratori, anche se gli animali più rappresentati continuano ad essere topi e ratti visto il loro basso costo, facile manipolazione e alta prolificità. “E così ogni anno nel mondo si raggiunge la sconcertante cifra di 150 milioni di animali allevati, utilizzati e uccisi per dati non trasferibili all’uomo, alimentando una ricerca inutile e dannosa“, conclude la biologa.
Ecco la lista di chi usa i beagle, con dati ottenuti dal ministero della Salute e forniti dalla Lav dopo una vittoria al Tribunale amministrativo del Lazio, che dimostra come la metà di queste aziende facesse studi sul corpo degli animali senza alcuna anestesia. Autorizzazioni art.8 e 9 del D.lgs.116/92, aggiornamento al 2008
•Wyeth Lederle S.p.a. – Catania: studio tossicità a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 9 mesi e 12 mesi, senza anestesia
•Ditta Sigma Tau – Pomezia (Roma): Safety nuovi farmaci via orale e parentale sulle funzioni cardiovascolari e QT, senza anestesia
•Research Toxicology Center S.p.a. – Pomezia (Roma): innocuità di farmaci, prodotti chimici, biocidi, addittivi alimentari e dispositivi medici, senza anestesia
•Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.a. – Latina: molecole farmacologicamente attive su disfunzioni apparato urogenitale e apparato cardiovascolare
•Università degli Studi di Milano: attività moxidectina iniettabile contro Dirofilaria repense, senza anestesia
•Università degli Studi di Bari: valutazione innocuità ed efficacia stipite attenuato di canine coronavirus
•Ditta Abiogen Pharma S.p.a. – Pisa: tossicità somministrazioni ripetute a 1 mese, terapia dell’enfisema, antiossidante, ansiolitico, antidepressivo, senza anestesia Autorizzazioni art.8 e 9 del D.lgs.116/92, aggiornamento all’anno 2009:
•Istituto Ricerche P.Angeletti S.p.A. – Pomezia (Roma): ADME composti candidati preclinici, senza anestesia
•Università di Bari: prova clinica di campo efficacia dell’imidacloprid e permetrina, prevenzione malattie da artropodi (zecche e flebotomi)
•Wyeth Lederle S.p.a. – Catania: aumento numero animali all’autorizzazione decreto n.51/2008-C
Roberta Ragni
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