Blitz a Green Hill. Alle ore 6 di questa mattina 5 attivisti del Coordinamento Fermare Green Hill, eludendo la guardia dell’allevamento, sono saliti sul tetto del capannone di Montichiari (BS) e srotolato uno striscione con su scritto “Questo lager deve chiudere!”.
Blitz a Green Hill. Alle ore 6 di questa mattina 5 attivisti del Coordinamento Fermare Green Hill, eludendo la guardia dell’allevamento, sono saliti sul tetto del capannone di Montichiari (BS) e srotolato uno striscione con su scritto “Questo lager deve chiudere!”.
E ci rimarranno ad oltranza per impedire che partano carichi di cuccioli verso i laboratori. I ragazzi, infatti, hanno con sé tutto l’occorrente per restarci a lungo e fare in modo di non essere sgomberati. Nel frattempo altri attivisti stanno stazionando vicino al cancello di ingresso per dare supporto a chi è sul tetto – comunicando costantemente con loro – e monitorare l’attività lavorativa dell’allevamento che sembra bloccata, almeno per la giornata di oggi.
L’azione a sorpresa di questa mattina è solo l’inizio in quanto è previsto un “Presidio Non-Stop” a partire da oggi pomeriggio in cui si attende il supporto di centinaia di manifestanti di tutta Italia.
“Siamo sicuri che i manifestanti oggi saranno molto più numerosi del previsto grazie a questa azione a sorpresa!– si legge nel comunicato diffuso dal coordinamento – Il “presidio non-stop” continua fino al pomeriggio di sabato, e per tutto il tempo ci saranno delle persone sul tetto di uno dei capannoni di Green Hill, che hanno bisogno di sostegno e della vostra presenza. Venite tutti il prima possibile! Venite subito!” è l’appello lanciato dagli organizzatori.
Nel lager di Montichiari, di cui abbiamo parlato tante volte, infatti vengono allevati senza mai vedere la luce, oltre 2.500 cani beagle destinati alla vivisezione. In particolare, come spiegano i ragazzi del coordinamento sono rinchiusi in condizioni disumane fino a 2700 cani adulti più le rispettive cucciolate costretti a rimanere nei capannoni chiusi in file e file di gabbie, senza alcuno spazio all’aperto prima di essere caricati su un furgone e spediti nei laboratori.
“Per un prezzo dai 450 ai 900 euro si possono comprare cani di tutte le età. Chi è disposto a pagare di più può comprare anche una madre gravida”, viene denunciato dal Coordinamento. “Green Hill inoltre offre ai propri clienti trattamenti chirurgici su richiesta, tra cui il taglio delle corde vocali o l’asportazione di alcune ghiandole”.
“Green Hill è una vera e propria fabbrica di cani, dove questi vengono considerati come merci e non come esseri viventi” – continuano gli attivisti –. “Dobbiamo chiudere al più presto questo allevamento e cominciare ad aprire gli occhi della gente sugli orrori della vivisezione, che continua ad uccidere un milione di animali ogni anno nella sola Italia”.
La campagna “Salviamo i cani di Green Hill” è nata nell’aprile del 2010 con lo scopo, inizialmente, di fermare l’ampliamento di questo allevamento che voleva raddoppiare il numero di capannoni. E proprio grazie a questa campagna e alla mobilitazione di migliaia di persone il comune di Montichiari rifiutò il progetto. Raggiunto questo obiettivo il coordinamento punta ora alla chiusura definitiva dell’allevamento. Ricorderete che ci fu anche una proposta di legge avanzata dal figlio di Umberto Bossi per chiudere Green Hill e gli altri allevamenti destinati alla sperimentazione della Lombardia, ma purtroppo la legge non venne accolta dalla giunta.
Il comitato torna a battersi dunque più convinto di prima con diverse iniziative e blitz organizzati in Lombardia e in tutta Italia, ultimo l’azione e il presidio di oggi.
“Questo è un giorno simbolico di chiusura dell’allevamento, che vuole dare speranza a tutti coloro che invocano la chiusura di Green Hill e un forte segnale a tutti coloro che hanno deciso di mantenere aperto questo luogo di sfruttamento, siano essi il sindaco di Montichiari Elena Zanola, la Regione Lombardia, la Giunta Regionale Lombarda, la Asl di Montichiari o la Asl Regionale presieduta dal dott. Bresciani.
A tutte queste persone un semplice messaggio, noi non ci fermiamo certo qui”.
Per chi volesse partecipare al Presidio e raggiungere i ragazzi che stanno manifestando davanti a Montichiari, visto che il sito del coordinamento Fermiamo Green Hill è stato oscurato, è a disposizione un numero di telefono 380-9097671 da utilizzare, ovviamente solo in caso di reale necessità vista la situazione delicata e impegnativa.