Roberta Ragni Addio a esperimenti crudeli e dolorosi su esseri viventi. I ricercatori del progetto Human Brain, guidati dal professor Marc-Oliver Gewaltig, sono al lavoro su un metodo di ricerca alternativa senza animali. Si tratta di un topo virtuale, che sarà un modello esatto, riportato sul computer, di un topo vero
Addio a esperimenti crudeli e dolorosi su esseri viventi. I ricercatori del progetto Human Brain, guidati dal professor Marc-Oliver Gewaltig, sono al lavoro su un metodo di ricerca alternativa senza animali. Si tratta di un topo virtuale, che sarà un modello esatto, riportato sul computer, di un topo vero.
In questo momento, il team è in grado di mappare 200.000 neuroni nel cervello del topo, collegandoli ai punti corrispondenti del corpo che li stimolano. Ad esempio, toccando baffi del topo virtuale si attiva la corrispondente parte della corteccia sensoriale del topo.
“Replicare in ingresso e in uscita il motore sensoriale è uno dei modi migliori per andare verso un modello di cervello dettagliato analogo a quello vero“, spiega Gewaltig, convinto che la costruzione di un organismo virtuale è un esercizio di integrazione dei dati. Solo quest’ultima fornisce un modo di valutare – e promuovere – la nostra comprensione del cervello.
Il cervello di topo ha 75 milioni di neuroni, quindi c’è ancora molto lavoro da fare, ma i ricercatori stanno raccogliendo i dati in modo rapido e la prima versione del software verrà rilasciata nel mese di aprile. Per riuscirci, stanno integrando vari tipi di dati in questo modello per renderlo riccamente stratificato. Nel frattempo i progressi della tecnologia renderanno il modello sempre più realistico.
Il software sarà disponibile per gli scienziati di tutto il mondo.
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