Cani sani uccisi nell’allevamento di Bologna: sequestrati struttura e animali

Nuovo capitolo di una storia di quelle da far rabbrividire. L'allevamento di Vergato (Bologna) e i 117 cani detenuti nella struttura sono stati posti sotto sequestro preventivo. In questo luogo degli orrori, infatti, sono stati soppressi moltissimi cani senza motivo perché animali ritenuti inadatti alla commercializzazione

Nuovo capitolo di una storia di quelle da far rabbrividire. L’allevamento di Vergato (Bologna) e i 117 cani detenuti nella struttura sono stati posti sotto sequestro preventivo. In questo luogo degli orrori, infatti, sono stati soppressi moltissimi cani senza motivo perché animali ritenuti inadatti alla commercializzazione.

La denuncia era arrivata la scorsa settimana dalle telecamere di “Striscia la Notizia”, con un servizio di Edoardo Stoppa che incastrava anche un veterinario compiacente. Per questa ragione la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, ha chiamato in causa i vertici dell’ordine bolognese, lamentando la possibile violazione di norme non soltanto legali ma anche deontologiche e promuovendo una forte iniziativa legale nei confronti dei presunti responsabili della morte degli sfortunati cani.

Secondo quanto disposto dal magistrato, i 117 cani, tutti in buone condizioni di salute, resteranno all’interno della struttura sotto la diretta responsabilità dell’allevatore, nominato custode giudiziario, che dovrà provvedere alle loro necessità. Alla Sezione Enpa di Bologna, che con il proprio ufficio legale aveva da subito chiesto il provvedimento di sequestro, è stato affidato il ruolo di garante del benessere dei cani.

“L’allevatore – spiega il responsabile della Protezione Animali bolognese, Giorgio Marzadori – non ha più la disponibilità degli animali. Questo significa che deve unicamente occuparsi del loro sostentamento rispettandone le necessità etologiche; l’imputato non può movimentare in alcun modo i cani senza avere il nostro assenso, motivato esclusivamente dall’esigenza di assicurare il loro benessere”.

Da oggi le Guardie Zoofile della Protezione Animali bolognese sono dunque chiamate a un compito impegnativo: garantire una presenza costante all’interno dell’allevamento, pianificando controlli a tappeto giornalieri.

Nel frattempo su Change.org era partita una petizione per chiedere la radiazione dall’ordine dei medici veterinari del professionista compiacente, che sopprimeva con il medicinale Tanax cani abusivamente e contro ogni etica ‘per il solo conseguimento del suo lucro personale’.

Una triste vicenda che ci ricorda l’importanza di non acquistare animali, ma ad adottarli presso canili e altre strutture di accoglienza.

Per vedere il servizio clicca qui

Roberta Ragni

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