TBC Bovina, un rischio per l’orso marsicano. Il Parco cattura il bestiame infetto

Qualcosa si muove al Parco Nazionale D'Abruzzo Lazio e Molise sul fronte della protezione degli orsi marsicani dalla TBC Bovina.

Qualcosa si muove al Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise sul fronte della protezione degli orsi marsicani dalla TBC Bovina. Il 17 settembre scorso, quando un allevatore è stato denunciato per essersi sottratto alla profilassi obbligatoria dei suoi capi ai pascoli, è stato dato il via all’intervento urgente dei Forestali e delle Guardie Parco. Questa operazione ha permesso di individuare e radunare i bovini che si trovavano al pascolo libero nel comune di Gioia dei Marsi, a nord dell’area protetta.

La Tbc bovina è una malattia infettiva contagiosa, che determina nell’ospite lesioni multi organo ed è un infezione che può diffondersi negli altri animali e mettere a rischio anche la sanità pubblica.
Ma andiamo con ordine: nel 2012 il Ministero della Salute dimostrò che nel 2011 non tutti gli animali erano stati sottoposti alle analisi obbligatorie per la tubercolosi bovina. Lo scorso marzo a causa della tbc bovina è stata trovata morta una femmina di orso marsicano, già specie fragile e in via d’estinzione. Secondo il referto è molto probabile che l’infezione provenisse dalle vacche che pascolano abitualmente allo stato brado nel Parco d’Abruzzo.

tuber bovina

Dopo le azioni del Corpo forestale e delle Servizio di Sorveglianza del Parco, le bestie sospette di essere infette saranno adesso sottoposte a tutti i controlli sanitari necessari.
Il pericolo sanitario già denunciato abbondantemente dall’Associazione Salviamo L’Orso ha avuto una rilevanza pubblica maggiore solo dopo il comunicato stampa dell’ente Parco e del CFS. L’associazione, che nasce per la tutela dell’orso e delle aree dove egli vive, denuncia inoltre la superficialità delle associazioni di categoria che li accusavano inizialmente di allarmismo eccessivo.

Già a maggio di quest’anno il ministro Galletti aveva dichiarato

“La tutela dell’Orso Marsicano è un impegno serio e concreto del Ministero dell’Ambiente che opera in questo campo d’intesa con Ministero della Salute. Tuttavia, anche alla luce del Protocollo per la conservazione dell’orso marsicano sottoscritto il 27 marzo fra questo Ministero, le Regioni Abruzzo, Lazio, Molise e il Parco d’Abruzzo, vi è grande attenzione sulle ripercussioni che problematiche sanitarie hanno per la conservazione dell’orso”, ha sottolineato il Ministro. “L’argomento era in agenda da parte delle amministrazioni interessate, a maggior ragione a seguito dei fatti recenti è in corso un approfondimento da parte del Tavolo Tecnico e a brevissimo è prevista una nuova riunione presso il Ministero della Salute.

Queste affermazioni però risalgono a maggio. A che punto siamo? Alla luce degli ultimi avvenimenti, nonostante l’azione eseguita dall’ente Parco di cattura delle vacche sospette, cosa dice il Ministero? Forse è davvero giunto il tempo che il ministro risponda con gesti concreti per tutelare lo stato sanitario della fauna del Parco.
E il PATOM? Le associazioni ambientaliste aspettano che anche le Autorità di Gestione del PATOM (Piano Di Azione Per La Tutela Dell’orso Marsicano) mettano finalmente in pratica le azioni di conservazione n che hanno sempre promesso.

Salviamo l’Orso, continuerà a chiedere maggiori garanzie nei confronti di questa specie unica, come più risorse finanziarie per la preservazione del plantigrado e l’eradicazione del rischio Tubercolosi Bovina, “affinché il Parco torni ad essere prima di tutto la casa dell’orso”.

Cristiana Priore

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