#Salviamoimacachi: 90 parlamentari scrivono al Rettore dell’università di Modena per liberarli

Una lettera aperta al Rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia, per chiedere la liberazione dei macachi dello stabulario modenese. A firmarla in soli tre giorni sono stati 90 tra Deputati e Senatori, appartenenti a tutte le forze politiche

Una lettera aperta al Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per chiedere la liberazione dei macachi dello stabulario modenese. A firmarla in soli tre giorni sono stati 90 tra Deputati e Senatori, appartenenti a tutte le forze politiche.

I parlamentari ricordano al Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia:

la sua Università si è distinta nel 2012 per aver ceduto uno dei macachi ad un centro di recupero nell’ottica di una progressiva riduzione del numero dei primati non umani nello Stabulario Interdipartimentale e che l’Ateneo si era formalmente impegnato a non sostituire tale animale “con l’acquisto e/o l’introduzione di un nuovo animale nella colonia”. E gli chiedono “di interrompere tale attività sperimentale e di cedere i macachi alle Associazioni disposte a farsene carico per metterli a dimora in centri di recupero idonei“.

I macachi allevati nello stabulario dell’Università di Modena, infatti, sono utilizzati per test molto invasivi al cervello che hanno come esito la morte. La nuova legge sulla sperimentazione vietando l’allevamento di primati, colpisce direttamente questo laboratorio che pur non potendo farne nascere altri può, però, continuare a usarli. In tanti chiedono e vogliono la libertà di queste scimmie, che hanno la possibilità rarissima di conoscere una vita diversa lontano da paura e costrizione.

Riteniamo – si legge ancora nella missiva – che i tempi siano maturi per scelte coraggiose in materia di sperimentazione animale. L’Università che, in collaborazione con le associazioni di tutela animali, compirà per prima un passo così importante sarà presa ad esempio e seguita da molte altre, non solo in Italia. La sensibilità dell’opinione pubblica è mutata, l’esperienza degli errori compiuti in passato suggerisce un cambio di metodo, la tecnologia è pronta in tutti i campi di applicazione. Serve un piccolo passo nella direzione giusta, da qualunque Paese o città parta questo cammino“.

Perché non dall’Italia? Perché non, ancora una volta, da Modena? Per la liberazione di questi macachi, Animal Amnesty e LAV, insieme a AnimAnimale, si troveranno domani, sabato 28 giugno, alle 15 in Largo S. Agostino a Modena per corteo nazionale per la liberazione dei macachi dell’Università di Modena.

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“Questo Ateneo deve, ora, cogliere l’occasione per dismettere gli animali ancora presenti nelle proprie gabbie e sostituire le proprie obsolete ricerche sulle scimmie con modelli alternativi etici, realmente predittivi per la salute dell’uomo“, concludono LAV e Animal Amnesty.

Roberta Ragni

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