Kopi Luwak: dentro l’industria del costoso caffe’ che sfrutta gli zibetti (VIDEO)

Per fare il caffè più costoso al mondo gli animali sono spesso catturati in natura e rinchiusi in piccole gabbie sterili e sudice. La conferma da un'investigazione della Peta, che è riuscita a filmare l'atroce verità che si nasconde dietro il Kopi Luwak

Il caffè Kopi Luwak è prodotto dalle bacche parzialmente digerite e defecate dallo zibetto delle palme, un piccolo e timido mammifero notturno. Se pensate che tutto questo suoni poco appetitoso, aspettate di sentire quanto, in realtà, questa produzione sia crudele.

Per fare il caffè più costoso al mondo, infatti, gli animali sono spesso catturati in natura e rinchiusi in piccole gabbie sterili e sudice. Sono privati di tutto ciò che è essenziale per il loro benessere, compreso il movimento e un ampio ambiente naturale. A confermarlo è oggi un’investigazione della Peta, che è riuscita a filmare l’atroce verità che si nasconde dietro il Kopi Luwak.

Dopo l’inchiesta del the Guardian, gli attivisti sotto copertura hanno visitato diversi allevamenti siti in alcuno villaggi in Indonesia e nelle Filippine, due dei principali produttori al mondo di Kopi Luwak, pubblicizzato con un’etichetta più che mai falsa come prodotto “wild-source”, cioè senza cattività per gli animali. In realtà, però, centinaia di zibetti sono rinchiusi nelle gabbie, sono malati e presentano comportamenti nevrotici tipici della cattività, come l’ondeggiamento della testa, sintomo di noia e depressione.

Sono costretti a seguire una dieta debilitante fatta solo di chicchi di caffè. Lo zibetto, al contrario, è principalmente frugivoro e si nutre di bacche, frutta carnosa come mango, ananas, melone, banane e frutti di specie native di ficus, oltre che raramente anche di piccoli uccelli, roditori ed insetti.

Un allevatore ha spiegato che gli zibetti sono generalmente tenuti in gabbia per almeno tre anni prima di essere rimessi in libertà e che lo stress del parto e la mancanza di un adeguata nutrizione fa perdere loro la loro pelliccia. Un altro conferma che la loro salute si deteriora notevolmente durante la prigionia, tanto che gli animali non sopravvivono dopo essere stati rilasciati.

Cosa fare? Se non si vuole sostenere un’industria così crudele e disonesta – o bere qualcosa che essenzialmente viene dalla cacca – non bisogna comprare il caffè Kopi Luwak. E se si vede un commerciante che vende questo prodotto ripugnante, bisognerebbe cercre di spiegargli come viene davvero prodotto il costoso caffé e minacciarlo di boicottaggio.

Roberta Ragni

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