Otranto: ancora petrolio in mare. È polemica

Sabato al largo della costa di Otranto si è verificato uno sversamento di idrocarburi, probabilmente di nafta che ha investito una fascia costiera di svariati chilometri

Otranto. Sabato tra la zona di Alimini e quella di Sant’Andrea si è verificato uno sversamento di idrocarburi, probabilmente di nafta che ha investito una fascia costiera di svariati chilometri.

Come evidenziato dalla Guardia costiera, la striscia oleosa, formata da diverse chiazze si estendeva per circa 4 chilometri e in alcuni tratti aveva una larghezza di 20 metri. Parte di essa è giunta fino a riva e sugli scogli di un tratto lungo 2 km a nord tra i laghi di Alimini e Torre dell’Orso.

Intanto con un comunicato stampa, ieri il Comune di Otranto ha rassicurato riguardo al pericolo legato alla presenza in mare di una chiazza di idrocarburi. “Il Comune di Otranto e la Capitaneria di Porto, nelle ultime ore, sono tempestivamente intervenuti monitorando il fenomeno dall’alto e dalla costa con tutti i dispositivi aereo-navali in loro possesso” si legge nella nota.Si è già provveduto alla pulizia del tratto di arenile interessato, grazie al personale del Comune (Settore Ambiente e Protezione Civile), agli agenti della Polizia Municipale, agli uomini della Protezione Civile, alle Associazioni di volontariato e al personale messo a disposizione dai titolari dei lidi interessati dal fenomeno“. Sembra dunque che la situazione sia tornata alla normalità, ma non si sono ancora fermate le operazioni di monitoraggio sia in mare che a terra.

Ma è polemica sulla vicenda. Guido Greco, Consigliere Regionale del WWF Puglia vuole vederci chiaro e ha invitato le autorità ad andare a fondo alla questione: “Con la stessa solerzia con cui si sta procedendo alla bonifica, il WWF Puglia auspica che vengano accertate le responsabilità di questo ennesimo atto criminale“.

Il ciclo del petrolio e dei prodotti petrolchimici è quello che presenta più fattori di rischio per l’ambiente, ma anche per la sicurezza delle popolazioni costiere“, spiega il WWF.

E la Puglia non è nuova a questo genere di disastri. Lo scorso aprile a Taranto si verificò uno sversamento dalla motonave panamense East Castle diretta all’Ilva. La storia si ripete, purtroppo.

Francesca Mancuso

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