Incidente nucleare in Belgio a Dessel: tre contaminati

Dopo l'incidente nella centrale di Marcoule, nel sud della Francia (che aveva fatto allarmare molto per la sua vicinanza all'Italia, solo 257 Km da Torino) si è diffusa ieri la notizia di un nuovo incidente nucleare, stavolta in Belgio, nell'impianto di smaltimento di rifiuti nucleari Belgoprocess di Dessel. L'incidente, di limitata entità, è tuttavia avvenuto il giorno prima, il 4 Ottobre, addirittura in concomitanza con la visita ispettiva annuale condotta dall' Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) e dall' Euratom.

Dopo l‘incidente nella centrale di Marcoule, nel sud della Francia (che aveva fatto allarmare molto per la sua vicinanza all’Italia, solo 257 Km da Torino) si è diffusa ieri la notizia di un nuovo incidente nucleare, stavolta in Belgio, nell’impianto di smaltimento di rifiuti nucleari Belgoprocess di Dessel. L’incidente, di limitata entità, è tuttavia avvenuto il giorno prima, il 4 Ottobre, addirittura in concomitanza con la visita ispettiva annuale condotta dall’ Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) e dall’ Euratom.

Per fortuna non ci sono vittime, come nel caso di Marcoule, e l’Aiea ha precisato che non ci sono state fughe radioattive all’esterno della struttura, in ogni caso subito sigillata. Anche il portavoce dell’Agenzia di sicurezza nucleare belga, Karine De Beule, ha assicurato che “non c’è stata nessuna fuga all’esterno” e che “abbiamo controllato tutti i lavoratori presenti sul sito, ma non abbiamo constatato nessuna contaminazione“.

Tuttavia tre persone sono state invece contaminate e sottoposte ai necessari controlli medici per verificare l’entità delle radiazioni subite e prendere le contromisure necessarie. Si tratta di due ispettori, uno dell’ AIEA e uno di Euratom, oltre al funzionario di Belgoprocess i quali si trovavano all’interno dello stabilimento per un controllo di routine, adesso seguiti nel Centro studi Energia Nucleare.

Il portavoce di Belgoprocess Bart Thieren assicura: “Le prime misure prese su una loro possibile contaminazione interna all’organismo non sono che indicative. Gli esami in corso permetteranno di avere un quadro preciso della quantità di particelle radioattive che hanno assorbito e la loro diminuzione progressiva». Comunque, aggiunge, sembra orami chiaro che l’incidente di martedì «non avrà conseguenze durature sulla loro salute, ma continueranno ad essere seguiti da vicino”.

Sono stati proprio i tre ispettori a dare subito l’allarme evitando conseguenze peggiori per quello che è stato un incidente dalla dinamica assai banale ma, trattandosi di nucleare, le conseguenze potevano essere comunque gravi. Infatti, a causare l’incidente, scondo quanto detto da De Beule, sarebbe stata una “Errata manipolazione, oppure una caduta di un flacone contenente plutonio: non è stato ancora accertato con precisione“.

A qualcuno con le mani di burro, emozionato per i controlli in corso, sarebbe “semplicemente” ed assurdamente sfuggito di mano un recipiente contenente plutonio, che si è riversato all’esterno.
Il livello della classificazione dell’incidente – secondo l’Agenzia di sicurezza nucleare belga “è del livello due della scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici ‘Ines’ che comprende sette livelli”. Basti pensare che il disastro di Fukushima, in Giappone, è stato classificato incidente di settimo livello. Ora Belgoprocess assicura di “aver imparato la lezione” e prenderà le necessarie misure affinché non si ripeta mai più.

Potrebbero iniziare licenziando l’equivalente belga di Homer Simpson.

Andrea Marchetti

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