Al goritmo: il decalogo per aiutare il Pianeta

Ecco i consigli pratici per la vita di ogni giorno (messi a punto dal “Climate project” di Al Gore, in questi mesi promosso in Italia e in molti altri paesi del mondo secondo la formula del road-show) attraverso i principi fissati dal cosiddetto “Al Goritmo”, dieci semplici passi, un decalogo dei comportamenti, per contribuire tutti a salvare il pianeta.

“Se non sei parte della soluzione, sei parte del problema. Fa la tua parte”. È lo slogan con cui Al Gore, ex Vicepresidente Usa e Nobel per la Pace nel 2007, oltre che promotore del film-denuncia “Una scomoda verità” (Premio Oscar 2007), sta portando in giro per il mondo per sensibilizzare ai problemi che affliggono la Terra e l’ambiente. Perché lo sappiamo il nostro pianeta non versa in condizioni di salute eccellenti.

Inquinamento, buco dell’ozono, scioglimento dei ghiacci, aumento della temperatura. Tutti fenomeni che secondo gli esperti nel giro di cinquant’anni potrebbero portare effetti devastanti sulla nostra vita e su quella della Terra se tutti i capi di stato non prenderanno adeguati provvedimenti al riguardo. Finora, nonostante gli impegni presi sulla carta, non si è fatto granché (esempio lampante il non rispetto del protocollo di Kyoto) perché spesso a pesare sono interessi economici e individualismi nazionali che ostacolano ogni buon proposito.

Ma il problema è grosso e riguarda tutti noi in prima persona – ed è d’altronde anche per questo che greenMe.it è nata – per cui ognuno di noi può contribuire nel suo piccolo a salvare il pianeta. L’iniziativa rientra nel The Climate project, presentato recentemente anche in Italia, nucleo centrale del road show “Una mano per il pianeta” che sta facendo il giro del mondo con tutta una serie di conferenze ed eventi, alla cui base c’è il cosiddetto “Al Goritmo, una serie finita di passi per aiutare il pianeta”, un decalogo di comportamenti quotidiani per contribuire tutti a portare avanti il piano di salvataggio della Terra e garantire un presente a noi e un futuro migliore a chi verrà dopo di noi. Vediamo allora quali sono le regole da seguire impegnandoci tutti a rispettarle.

Stand-by ed energia elettrica, come risparmiare

Lo stand-by è quella lucina (cosiddetta vampiro) sempre accesa di televisione, video registratore, forno a microonde, computer che da sola fa consumare più elettricità di quanto non crediamo. Ogni anno fa infatti spendere da sola a ogni famiglia italiana in bolletta almeno 50 euro. Abituarsi a spegnerla per esempio durante la notte permette un importante risparmio energetico. Altri comportamenti salva-energia possono essere:

  • Staccare il carica batteria del cellulare quando non è in uso
  • Spegnere le luci quando non servono o si cambia stanza. Può far risparmiare 60 euro l’anno ed evitare l’emissione di 400 kg di CO2 (anidride carbonica, ndr)
  • Scegliere lampadine a basso consumo che hanno un ciclo di vita fino a 10 volte superiore a quello delle lampadine normali. Costano di più ma alla fine fanno risparmiare.

Perché scegliere la bici

Non esiste mezzo più ecologico della bicicletta. Nessun gas di scarico e molto risparmio di energia. Un’auto che percorre 500 km brucia quasi 100mila litri di ossigeno, il fabbisogno annuo di un adulto. Inoltre usando la bicicletta si può arrivare a risparmiare circa 2mila euro all’anno che normalmente si spendono fra carburante, multe, assicurazione, bollo, manutenzione. Nei prossimi anni dovremo cambiare necessariamente il nostro modo di viaggiare e spostarci in città. Sempre meno dovremo utilizzare macchine a benzina e sempre più dovremo invece usare i mezzi pubblici utilizzando la bicicletta per raggiungere metro o fermate degli autobus, un’abitudine ancora poco sviluppata in Italia rispetto ad altri paesi europei.

Il treno batte l’aereo con il 91% di CO2 in meno

Viaggiare in treno aiuta l’ambiente. Sono solo 44 grammi per chilometro le emissioni inquinanti del treno a fronte di 118 dell’auto e 140 dell’aereo. Prediligere, quando possibile per le distanze che lo consentono, il treno equivale a dire utilizzare il mezzo di trasporto più ecologico.

Perché riciclare

Ogni tonnellata di carta raccolta in maniera differenziata, quindi riciclabile, consente un risparmio di 14 alberi, 280-400 tonnellate di acqua, e l’equivalente di 200-300 Kg di petrolio. Riciclare la plastica consente invece di ridurre pesantemente l’inquinamento e il volume di rifiuti. Con la plastica riciclata si consuma 7 volte di meno in termini di energia elettrica. Infine ogni tonnellata di vetro riciclato fa risparmiare 200 kg equivalenti di petrolio, 700 chili di sabbia, 150 di soda e 150 di dolomite.

Verificare la pressione delle gomme dell’auto

Controllare che la pressione delle gomme dell’auto sia sempre quella giusta permette non solo di garantire una maggiore sicurezza ma anche di aumentare de l3% il numero di chilometri effettuati con lo stesso pieno e quindi di risparmiare carburante. Inoltre contribuisce a ridurre la quantità di polveri sottili create e poi sollevate proprio dal maggior consumo degli pneumatici per la frizione sull’asfalto.

Consumare meno acqua calda

Fiumi che si prosciugano, livelli degli argini che si abbassano, torrenti e ghiacciai che si riducono. L’acqua è sempre più preziosa e non va sprecata. Ecco qualche semplice regola da seguire:

  • Utilizzare la lavatrice o la lavastoviglie solo quando sono piene
  • Usare l’asciugabiancheria solo quando è davvero necessario. Ogni ciclo di asciugatura produce 3 kg di emissioni di CO2
  • Preferire la doccia al bagno. Una doccia può richiedere fino a 4 volte di meno di energia rispetto al bagno. Per una doccia di 5 minuti si consumano circa 60 litri d’acqua, per riempire una vasca da bagno ce ne vogliono ben 120
  • Chiudere il rubinetto quando non serve. Mentre ci si lava i denti per esempio si risparmiano ogni volta diversi litri d’acqua. Inoltre un rubinetto che perde una goccia ogni 10 secondi può arrivare a sprecare tra i 30 e i 100 litri di acqua al giorno e riempire una vasca da bagno in un mese
  • Si può risparmiare energia facendo bollire meno l’acqua quando si prepara un tè oppure la pasta. Se tutti gli europei bollissero solo l’acqua necessaria, evitando il litro d’acqua che in media ogni giorno viene bollita inutilmente perché evapora, con l’energia risparmiata si potrebbe provvedere a un terzo dell’illuminazione stradale in Europa
  • Per lo sciacquone del bagno scegliere lo scarico con il doppio pulsante. Dal water esce infatti circa il 30% dell’acqua consumata dall’intera casa.

Noi italiani siamo fra i più spreconi di acqua quando per esempio facciamo la doccia o ci laviamo i denti, per cui bisogna imparare a risparmiare. Oltre a ridurre la quantità d’acqua consumata sarebbe preferibile installare anche un boiler a gas invece che elettrico, perché quest’ultimo tiene costantemente l’acqua calda mentre quello a gas la scalda invece solo quando effettivamente serve.

No a imballaggi eccessivi

Ogni volta che andiamo a fare la spesa riportiamo a casa chili di imballaggi. Scatole di cartone del dentifricio, recipienti di plastica che contengono frutta e cibi freschi, plastica delle cartucce per stampanti, scatole per giocattoli, che sommati a quelli di qualsiasi altra persona fanno migliaia di tonnellate di imballaggi inutili. Dovremmo imparare a fare nostro il principio comunitario delle 4 R: riduzione, riutilizzo, riciclaggio e recupero di energia. Con 19 mila barattoli si può fare un’auto, con 800 lattine una bicicletta e con 3 un paio di occhiali. Con un chilo di carta riciclata si compensano le emissioni di CO2 che un’auto produce per percorrere 9 km. Riciclando imballaggi inutili si possono quindi ridurre di molto le emissioni di gas serra.

Riscaldare e raffreddare meglio

Abbassare il termostato e quindi la temperatura dello scaldabagno prima di andare a dormire e quando si è fuori casa sono azioni che prevengono l’emissione di oltre 450 chili di CO2 in un anno. È importante evitare di surriscaldare la propria abitazione in quanto una riduzione di appena 1°C può tagliare i costi del 5-10% ed evitare fino a 300 kg di emissioni di CO2 all’anno per abitazione. Molto utile sarebbe anche l’utilizzo di pannelli solari che al fronte di un investimento iniziale in qualche anno consentono di ammortizzare la spesa e risparmiare molto sulla bolletta. Allo stesso modo è utile stare attenti a regolare il frigorifero con una temperatura non eccessivamente bassa, posizionare il frigo lontano da fonti di calore quali fornelli e forno, sbrinarlo regolarmente e non riporvi dentro cibi ancora caldi che lo costringono a un superlavoro.

Piantare un albero

Se si riuscisse a piantare un miliardo di alberi (nel mondo siamo sei miliardi di persone!) nel corso di un solo anno si avrebbe un assorbimento di circa 250 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Per cui ogni occasione, nel proprio giardino o negli appositi spazi comunali previsti, ciascuno di noi potrebbe fare il suo “dono” alla natura. Quindi se si dispone di una casa con giardino si potrebbe piantarci dentro un albero oppure ci si può rivolgere a ditte specializzate che, in cambio di un’offerta, provvedono a piantare per proprio conto alberi nei luoghi consentiti.

Mangiare meno carne, scegliere frutta e verdura di stagione e bere acqua di rubinetto

È stato calcolato che la Terra, se non si mangiasse carne, potrebbe nutrire 10 miliardi di persone. La metà dei cereali che produciamo serve infatti proprio per alimentare gli animali che mangiamo. L’aumento del consumo di carne è legato al maggior benessere. Bisognerebbe tener presente che un hamburger di 150 grammi prima di arrivare in tavola ha consumato ben 2500 litri di acqua. Questo non significa che dobbiamo diventare vegetariani ma che sarebbe opportuno non esagerare col consumo di carne che fra l’altro come tutti gli eccessi può far male alla salute. Buona regola è anche quella di consumare acqua di rubinetto (si evita così tutto il processo produttivo di bottiglie di plastica) e solo frutta di stagione perché se acquistiamo nei supermercati in pieno inverno per esempio asparagi che vengono dal Sud America questo avrà comportato costi e quindi spreco di energia ed emissioni nocive per trasporto, stoccaggio e quant’altro.

Vincenzo Pietraglia

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