In attesa che venga resa nota ufficialmente la lista con i siti che ospiteranno le centrali nucleari elaborata dal Cnen su incarico del Governo, cominciano già ad arrivare le reazioni dell'opposizione politica all'ipotesi sempre più concreta di un'ulteriore area nel Lazio oltre a Montalto di Castro, indicata come possibile candidata.
In attesa che venga resa nota ufficialmente la lista con i siti che ospiteranno le centrali nucleari elaborata dal Cnen su incarico del Governo, cominciano già ad arrivare le reazioni dell’opposizione politica all’ipotesi sempre più concreta di un’ulteriore area nel Lazio oltre a Montalto di Castro, indicata come possibile “candidata”.
Si tratta della zona tra Orte e Magliano Sabina già indicata in una lista stilata qualche tempo fa sempre dal Comitato nazionale per l‘energia nucleare ritenuta idonea per l’abbondanza di acqua necessaria al funzionamento dell’impianto, essendo quella dove confluiscono i fiumi Tevere e Nera.
A riferirlo i senatori Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta che hanno già preannunciato un’interrogazione parlamentare urgente al ministro Scajola: “Durante il “question time” di martedì alla Camera, il governo, rispondendo a un’interrogazione di Ermete Realacci, si è rifiutato di indicare l’elenco dei siti nucleari, preoccupato per gli effetti sulle prossime elezioni regionali, ma non ha smentito che la lista in via di predisposizione ricalchi quella definita a suo tempo dal Cnen. Ciò significa molto semplicemente che degli oltre 40 siti della mappa nucleare dell’Italia, almeno due si trovano nel Lazio: uno è la zona costiera di Montalto di Castro, già scelta trent’anni fa per costruire una centrale atomica, l’altro e’ l’area alla confluenza del Tevere e del Nera tra Orte e Magliano Sabina. In base alla mappa stilata a suo tempo dal Cnen, questi due siti soddisfano i requisiti richiesti dal nucleare, a cominciare dall’ampia disponibilità di risorse idriche.”
Sulla questione insorge anche Giuseppe Parrocini, l’assessore agli Enti Locali della Regione Lazio che ha diffuso oggi una nota in cui dichiara a voce alta: “Come abbiamo già fatto per Montalto di Castro ci opporremo con tutti i mezzi alla realizzazione di una centrale nucleare nel territorio regionale”.
“Gia’ nei mesi scorsi – continua Parroncini – ci siamo fermamente opposti attraverso il ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del governo di reintrodurre il nucleare. Oggi anche il candidato alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino, ha posto tra le priorità il no al nucleare e il sì alle energie rinnovabili. Dall’altra parte si continuano invece a tenere nascoste le decisioni ai cittadini, partendo dal governo per proseguire con Renata Polverini, evidentemente in difficoltà nel rispondere su un tema così delicato che riguarda l’ambiente, la salvaguardia del territorio e la salute delle persone“.