Il Muos non fa male:caos sulla fuga di notizie della relazione dell’ISS

Il Muos non fa male. Sarebbe questo il parere dell'Istituto Superiore di Sanità emerso dall'ultima relazione. Relazione che però nessuno ha visto e ha avuto modo di leggere. Le notizie sul fatto che le antenne americane non siano pericolose per la salute, almeno stando alle autorità sanitarie italiane, è trapelata ieri sul web. Una vera e propria fuga di notizie, e come tale di dati incompleti, che per alcuni è stata fatta ad arte

Il Muos non fa male. Sarebbe questo il parere dell’Istituto Superiore di Sanità emerso dall’ultima relazione. Relazione che però nessuno ha visto e ha avuto modo di leggere. Le notizie sul fatto che le antenne americane non siano pericolose per la salute, almeno stando alle autorità sanitarie italiane, è trapelata ieri sul web. Una vera e propria fuga di notizie, e come tale di dati incompleti, che per alcuni è stata fatta ad arte.

Lungi dal voler entrare nel merito delle vere o presunte teorie del complotto, ciò che emerge ancora una volta è una grossa confusione sul Muos e su ciò che lo riguarda. Le autorità americane, guarda un po’, hanno sempre rassicurato sul fatto che le loro antenne non fossero dannose per la salute. Ma una prima smentita è arrivata con la perizia svolta dall’Università La Sapienza di Roma, secondo cui le antenne non andavano neanche autorizzate.

Nel frattempo, all’indomani del suo insediamento, il Presidente della Regione Sicilia Crocetta aveva revocato tutte le autorizzazioni. Per questo il Ministero della Difesa si era appellato al Tar di Palermo, che qualche settimana fa ha bocciato il ricorso del Ministero contro la Regione Sicilia.

In attesa della relazione definitiva dell’ISS, consegnata alla Regione Sicilia,e ai ministeri dell’Ambiente e della Salute. il cui contenuto ieri è parzialmente trapelato, dando luogo ad una serie di dibattiti sulla pericolosità del MUOS.

Almeno stando a quanto circolato sul web nelle ultime ore, l’Ansa ha riportato che “secondo la relazione conclusiva dell’Istituto superiore di Sanità i risultati delle misure sperimentali effettuate dall’Ispra sulle antenne del sistema Muos degli Usa a Niscemi (Cl) indicano che tutti i limiti previsti dalla legislazione italiana in materia di protezione della salute umana dai campi elettromagnetici sono attualmente rispettati in larga misura”.

Quasi contemporaneamente, anche Palermo.Repubblica ha riportato la stessa notizia: “Nessun pericolo per la salute ma serve sorveglianza. Sono queste, a quanto si apprende, le conclusioni della Relazione dell’Istituto superiore di Sanità sulle antenne del sistema Muos. I risultati delle misure sperimentali effettuate dall’Ispra sulle antenne del sistema Muos indicano che ‘tutti i limiti previsti dalla legislazione italiana in materia di protezione della salute umana dai campi elettromagnetici sono attualmente rispettati in larga misura’.”

Si è ripetuta la stessa manovra poco chiara che si è avuta un mese fa quando questo rapporto in forma incompleta è uscito attraverso i mezzi di stampa, allo stesso modo oggi il rapporto è uscito attraverso i mezzi di stampa non con una dichiarazione ufficiale da parte dei committenti che sono il Ministero della Sanità, la Presidenza del Consiglio e la Regione Siciliana ma attraverso una fuga di notizie”. Ha detto il Professor Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino e perito di parte della Regione Sicilia, intervistato da LinkSicilia.

Secondo Zucchetti, però, “il rapporto è completo ma citato in maniera incompleta, perché vengono riportate, ovviamente, soltanto le conclusioni contenute nel rapporto nelle pagine finali e non, ad esempio, il nostro “contro-rapporto” di otto pagine, allegato al rapporto stesso che smentisce in maniera pesante tutte le cose che vengono citate dai vari mezzi di stampa.”

Forti le accuse del professore, secondo cui si tratta della “solita fuga di notizie fatta ad arte da parte dei committenti perché nessun altro poteva farlo se non i committenti, quindi la fuga di notizie arriva o dalla Presidenza del Consiglio o dal Ministero della Sanità o dalla Regione Siciliana che io escludo; riassumendo o il Ministero della Sanità, o il Ministero della Difesa o la Presidenza del Consiglio hanno fatto filtrare queste notizie proprio quando vanno presentati i documenti per il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, documenti che vanno presentati entro domattina. È una manovra veramente penosa.”

Intanto si è fatta sentire anche la voce dei NO MUOS, con una lettera aperta indirizzata a Crocetta: “Da troppo tempo siamo stati costretti a subire le tante menzogne venute alla luce su questa questione. Da tanto tempo ci siamo dovuti sentire raggirati da ministri della repubblica, da ex ministri della repubblica, da ex presidenti della regione Siciliana, da esponenti della diplomazia italiana, da esponenti della diplomazia statunitense, da esponenti dell’ex governo siciliano, da tanti e tanti esponenti dell’attuale parlamento italiano, i quali in barba al diritto del popolo ad essere informato sulla verità e non in base alla convenienza del momento e dell’opportunismo politico, hanno deciso di mentire, a volte anche in maniera spudoratamente colpevole, su tutto ciò che ruota attorno alla questione Muos”.

Da troppi ministri della Repubblica la terra di Sicilia è stata considerata con termini spregevoli quali “piattaforma naturale”, “avamposto militare“, “check point”, senza che mai nessun politico siciliano, se non pochissimi ed isolati, si sentissero offesi ed indignati per questo modo di intendere la terra di Sicilia da parte di esponenti del governo nazionale e di parlamentari nazionali. A tutto questo modus operandi io mi sdegno e mi ribello: la terra di Sicilia è stata per troppo, troppo tempo e per troppi secoli terra di conquista: ma oggi non più”.

Ognuno tragga le proprie conclusioni.

Francesca Mancuso

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