Roundup della Monsanto presto via dagli scaffali in Europa?

I Paesi UE si sono opposti alla proposta di estensione limitata per l’utilizzo del glifosato e minacciano il ritiro dai negozi del Roundup di Monsanto e di altri erbicidi se una decisione definitiva non verrà raggiunta entro la fine del mese.

I Paesi UE si sono opposti alla proposta di estensione limitata per l’utilizzo del glifosato e minacciano il ritiro dai negozi del Roundup di Monsanto e di altri erbicidi se una decisione definitiva non verrà raggiunta entro la fine del mese.

La Commissione Europea inizialmente aveva proposto di rinnovare la licenza per la vendita degli erbicidi a base di glifosato per i prossimi 15 anni, ma senza ottenere l’approvazione sperata. In seguito ha dunque messo ai voti un prolungamento dell’autorizzazione da 12 a 18 mesi per avere a disposizione il tempo necessario per un nuovo studio scientifico sul glifosato condotto dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche ECHA, nella speranza di placare le preoccupazioni per la salute avanzate da Governi e cittadini.

La nuova proposta però non è riuscita ad ottenere la maggioranza qualificata necessaria per adottarla. Presto la Commissione Europea dovrà ridiscutere la questione. Tra i Paesi UE, 7 si sono astenuti, 20 hanno appoggiato la proposta e uno solo – Malta – ha votato contro. In ogni caso il prolungamento dell’autorizzazione del glifosato da 12 a 18 mesi non è stato approvato.

Leggi anche: GLIFOSATO: NESSUNO STOP AL PESTICIDA. UE NON DECIDE SUL RINNOVO

Nel frattempo Monsanto continua a difendere il Roundup e ovviamente vorrebbe che la Commissione Europea riuscisse a rinnovare l’autorizzazione del glifosato per i prossimi 15 anni. La multinazionale inoltre potrebbe presentare ricorso se l’Europa non avrà preso una decisione entro il 30 giugno.

Se l’UE dovesse dire stop alle vendite del glifosato e dell’erbicida Roundup, Monsanto potrebbe andare incontro ad una riduzione dei guadagni fino a 100 milioni di dollari. Inoltre l’annullamento dell’autorizzazione in Europa potrebbe incoraggiare altri Paesi a mettere al bando il glifosato.

Gruppi di cittadini e associazioni ambientaliste hanno chiesto forte e chiaro all’UE di vietare il glifosato per l’assenza di certezze scientifiche sulla sua sicurezza.

A marzo 2015 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il glifosato come agente probabilmente cancerogeno per l’uomo, indipendentemente dal livello di esposizione. Più di recente un gruppo di ricerca formato da esperti della FAO e dell’OMS ha dichiarato improbabile che il glifosato rappresenti un rischio per la salute per le persone esposte a questa sostanza attraverso il cibo, in linea con il parere espresso dall’EFSA. Viste le valutazioni contrastanti, esistono ancora molti dubbi sulla sicurezza del glifosato per la nostra salute.

La Commissione Europea discuterà questa settimana riguardo a come reagire al risultato dell’ultima votazione sul glifosato. Dovremo dunque attendere per comprendere se la Commissione Europea vorrà comunque tentare di imporre un breve prolungamento dell’autorizzazione o se i Paesi UE faranno sentire la propria voce per una totale messa la bando. Restiamo in attesa ancora per qualche settimana, dato che l’autorizzazione attuale scadrà il prossimo 30 giugno.

Firmaqui la petizione per dire stop al glifosato prima che sia troppo tardi.

Marta Albè

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