I 10 migliori e più divertenti metodi per riciclare le bottiglie di plastica. Case, isole, barche, abiti, tende, vasi, portamonete
Secondo gli ultimi dati diffusi sulla raccolta differenziata, gli italiani sono imbattibili nel riutilizzo della carta – circa il 75% rispetto a quella immessa sul mercato – ma molto meno attenti sul fronte della plastica che, al contrario raggiunge, nel migliore dei casi, il 30%.
Secondo il Corepla, il consorzio che si occupa della raccolta e del riciclo degli imballaggi in plastica, i dati evidenziano un leggero incremento rispetto agli anni precedenti, ma minimo se visto in rapporto a ciò che avviene negli altri paesi europei.
In realtà la plastica è un prodotto che sottoposto ai dovuti trattamenti è in grado di rigenerare miriadi di soluzioni: con 11 flaconi del latte si fa un annaffiatoio, con 200 flaconi di prodotti alimentari si fa una pattumiera, ccon 14 vaschette di plastica si fa un cestino portafiori.
La plastica, però, non è utile solo quando portata al macero e lavorata. La classica bottiglia dell’acqua, icona del mondo delle plastiche, può essere riciclata e riutilizzata in numerosi modi. Ciò che spesso dimentichiamo infatti di questo materiale è che non è solo capace di assumere forme diverse a seconda delle funzioni e del contenuto, ma che dispone di diverse qualità che possono essere utili al momento della sua rigenerazione. Per esempio la bassa densità, quella caratteristica che consente a qualsiasi bottiglia di rimanere a galla.
Arrivano dall’America le storie di due imbarcazioni realizzate con le bottiglie di plastica. Il protagonista della prima è Richie Sowa che ha pensato di costruire la sua Spiral Island su 250.000 bottiglie di plastica: galleggia perfettamente e può essere considerata alla stregua di un isolotto che si appoggia su una grande zattera.
Anche la Junk Raft è una specie di barca a vela costruita incastrando 15.000 bottiglie di plastica: per 3 mesi ha attraversato insieme al suo timoniere le acque dell’Oceano Pacifico dalla California alle Hawaii. Il viaggio, raccontato anche tramite un blog, serviva per condurre una ricerca sul grado di inquinamento delle acque. A giudicare dai risultati, la barca è sembrata essere più in buona salute del mare.
Oltre ad essere leggera la plastica è anche resistente agli urti e trasformabile in materiale isolante utile per l’edilizia. A questo proposito in Honduras è in corso un progetto chiamato Eco-Tech con il quale si sta promuovendo la costruzione di case utilizzando per ciascuna 8.000 bottiglie di plastica in aggiunta a fango e cemento.
In Serbia invece un professore di matematica è riuscito a costruirsi da solo una casa utilizzando 13.500 bottiglie. A parte le fondamenta, i pilastri di sostegno e il tetto tutto il resto è stato realizzato impilando bottiglie unite tra di loro da un po’ di cemento.
Neanche la moda si è tirata indietro di fronte alle possibilità caleidoscopiche della plastica. Dubbia ma efficace per esempio è l’idea di usare la bottiglietta di bibita gassata come cappottino per il cane. Un po’ rigido ma sicuramente utile per far restare al caldo l’amico a quattro zampe!! Sicuramente più chic sono invece le proposte della giovane designer Saleyla che si diletta a fondere i pezzi di plastica per farne leggeri e confortevoli abiti.
Dagli Stati Uniti e precisamente dall’ Appalachian University viene il tentativo di usare le bottiglie di plastica come base strutturale per un nuovo prototipo di bici. I 4 studenti, promotori dell’idea, sono riusciti a presentarla ad un concorso e a vincerlo ma la bici non ha resistito alla prova su strada.
Numerosi sono invece i possibili usi decorativi e domestici che si possono fare della bottiglia di plastica: ad iniziare da un’idea semplice come quella di trasformare due fondi di bottiglia in un portamonete. Basta cucire sul bordo di ciascun fondo i due estremi di una cerniera – serve semplice ago e filo – e il gioco è fatto.
Non meno utile può essere l’idea di usare le bottiglie per farne una tenda. Ci hanno provato a Seoul ma può essere replicata ovunque. Ciò che serve è già tutto in casa: basta munirsi di bottigliette delle bibite gassate, contenitori di detersivi e qualunque altro imballaggio di plastica che si coniuga con i vostri gusti. È garantito l’effetto colorato!
Infine un’idea che viene dall’Italia e precisamente da uno dei più grandi designer italiani: Enzo Mari. Già nel 1995 Mari aveva sperimentato con l’azienda Alessi la possibilità di riutilizzare le bottiglie di plastica, originariamente contenenti il detersivo, per creare vasi per i fiori. Le aveva commercializzate con il nome Ecolo ma l’idea originaria era quella di suggerire al consumatore modi semplici per progettare da soli. Per avere in casa un’ esclusiva Ecolo personalizzata infatti basta eliminare l’ impugnatura della confezione di detersivo o ammorbidente con cui laviamo i panni in lavatrice con uno o più tagli sull’estremità e il vaso è pronto.