La bioplastica rivoluziona il concetto dell'usa e getta essendo un materiale totalmente biodegradabile,
Bella stagione uguale scampagnata. Scavalcato l’inverno, siamo tutti in trepida attesa di una calda giornata di sole per la classica grigliata con gli amici. Finalmente riusciamo a organizzarci e partiamo per la nostra gita fuori porta. Coperta, pallone, cappellino, un po’ di musica, cesto da pic-nic. Cesto da pic-nic. Ora tutti noi, amanti della natura, ecologisti, ambientalisti e non, storciamo un po’ il nasino; forse il fatto di passare una giornata a stretto contatto con la natura ce lo fa pesare un po’ di più. Posate, bicchieri e piatti di plastica nel nostro cestino da pic-nic proprio no.
È uno spreco! Il problema – ci fa notare la nostra pragmatica amica – è che siamo in venti. Non possiamo mica portarci i venti piatti di ceramica della mamma, più bicchieri di vetro e posate di ferro? Come fare? La soluzione c’è, e si chiama bioplastica.
La bioplastica è un tipo di plastica completamente biodegradabile in quanto derivante da materie prime vegetali rinnovabili quali farina, amido di mais, grano e altri cereali. Ha un tempo di decomposizione di qualche mese in compostaggio, contro i 1000 anni richiesti dalle materie plastiche sintetiche derivanti da petrolio. Oltre a non inquinare, ha l’enorme vantaggio di essere riutilizzata come concime fertilizzante per i terreni: spesso il materiale in bioplastica viene rilavorato per ottenere teli da agricoltura che si decompongono in maniera naturale concimando i terreni. La bioplastica quindi si degrada in tempi brevissimi concorrendo alla concimazione del suolo e diminuendo i costi di smaltimento.
L’impatto ambientale di questa scelta di smaltimento, infatti, è inferiore sia alla termovalorizzazione di rifiuti bio sia al compostaggio. Inoltre, a differenza di altri materiali utilizzati come contenitori alimentari quali Tetrapak, lattine, Pet, la bioplastica non ha sostanze nocive che possano alterare la qualità dei cibi, né la salute di chi li consuma.
Infiniti gli utilizzi e i campi di applicazione di questo materiale innovativo: non solo salva salute e coscienze di noi campeggiatori, ma viene anche utilizzato nell’industria, nell’agricoltura, per gli imballaggi, i giocattoli, gli accessori. Una vera rivoluzione del fastidioso concetto di usa e getta.
Resta forse un problemino. Dove acquistare piatti, bicchieri e posate in bioplastica? Sicuramente i centri di acquisto specializzati in prodotti biologici dispongono di questi materiali, ma in caso contario possiamo sempre rivolgerci al santo web per l’acquisto on-line. Un consiglio: quibio, primo e-commerce italiano per i prodotti usa e getta biodegradabili e compostabili. Sul sito oltre a poter trovare biopiatti, biobicchieri, bioposate, biotovaglie, bioshopper, biopannolini e chi più ne ha più ne metta, è possibile anche firmare una petizione a favore delle bioplastiche nel campo degli Imballaggi e la defiscalizzazione degli stessi. Allora, siamo pronti? Niente musi lunghi, ora anche il nostro cestino è bio!