Plastica addio: i 7 modi per ridurre gli imballaggi al reparto frutta e verdura

Sette consigli pratici e veloci per ridurre la plastica che consumiamo, iniziando dal supermercato e precisamente dal reparto frutta e verdura.

Avete mai pensato a quanta plastica immettiamo nell’ecosistema comprando frutta e verdura già confezionati? Ci rivolgiamo soprattutto a chi antepone la praticità a tutto il resto, agli amanti del già pronto e imbustato, del prendi e metti nel carrello.

Bene, dovete sapere che il consumo di plastica, specialmente in Europa occidentale, sta crescendo di circa il 4% ogni anno e che, in fatto di riciclo e riuso, la plastica è uno degli imballaggi più difficili da gestire perché ne esistono più di 40 tipi diversi, riciclabili con diverse modalità e tempi.

Proprio per rispondere all’esigenza crescente di ridurre il consumo di plastica nel quotidiano, sono nate tantissime campagne di sensibilizzazione simpatiche, originali e molto creative, basti pensare al Cracking Art Group di Treviso e Milano, alle Ricicliadi pugliesi o alle Trerre di Sassari.

Eppure, nonostante la comunicazione stia facendo passi da gigante sul tema dei rifiuti, la plastica continua a essere la regina incontrastata dei supermercati italiani e non solo.

I produttori continuano a preferirla nel confezionamento degli alimenti ad altri materiali perché pesa poco, isola dall’ambiente esterno, resiste nel tempo, è relativamente economica da produrre ed è impermeabile.

Ma perché la plastica non fa bene al Pianeta?

1 – Il petrolio

L’8% circa della produzione annuale di petrolio è impiegata nella produzione di materiale plastico. Essendo una risorsa non-rinnovabile e inquinante, possiamo immaginarci gli effetti sul riciclo, che non raggiunge mai il 100%.

2 – Risorse preziose

La produzione di plastica richiede l’impiego di grandi quantità di risorse preziose per noi e per il pianeta. Una fra tutte: l’acqua.

3 – Prodotti chimici tossici

La produzione di plastica include l’uso di prodotti chimici potenzialmente dannosi che vengono usati come coloranti o stabilizzatori.

4 – Invade il paesaggio

Molti tipi di plastica, non biodegradabili, rimangono sul terreno, lungo i bordi delle strade, all’aperto resistendo agli agenti atmosferici anche per più di 1000 anni.

A questo punto diventa necessario ridurre la plastica in circolazione. Ecco 7 consigli facili e veloci per iniziare a farlo dal supermercato e in particolare dal reparto frutta e verdura dove, soprattutto con la diffusione del self-service proliferano buste di plastica, guanti, sacchetti usa e getta e vassoi di frutta e verdura già confezionati.

Come prima cosa vi riproponiamo tre R indispensabili e molto efficaci: Ridurre, Riusare e Riciclare.

1 – Ridurre: invece di utilizzare i sacchetti messi a disposizione dal supermercato, portate le vostre buste di plastica e riempitele di frutta e verdura. In questo modo ridurrete la quantità di sacchetti che girano per casa e lancerete un primo segnale a chi fa la spesa con voi. Non solo, utilizzando la busta portata da casa sarete meno tentati dalle confezioni già pronte dove spesso, si rischia di trovare qualche ortaggio ammaccato insieme agli altri. Scegliere da soli comporta una minor probabilità di sprecare il cibo, comprando esattamente la quantità che ci serve.

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2 – Riusare Non buttate il sacchetto di plastica direttamente nel cestino, ma provate ad aprirlo con cautela senza romperlo, per poi riutilizzarlo nella prossima spesa. Non solo, se non siete riusciti a seguire il primo consiglio, e avete comprato la frutta o la verdura già confezionata, vi ricordiamo che i cestini della frutta sono degli ottimi contenitori per far germogliare i semi o, dati ai bambini, possono diventare materiale didattico per laboratori artistici o giochi di gruppo.

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3 – Riciclare Alcuni supermercati usano confezioni compostabili. Quindi potrete comodamente buttare la confezione nel vostro bidone del compost. Dovete fare attenzione però, perché per questo tipo di plastiche, esiste una controindicazione. Per dissolversi nell’ambiente hanno bisogno di luce e aria. Quindi, se le buttate in un bidone di plastica per poi mandarle alla discarica, produrranno metano, contribuendo al surriscaldamento globale. Usate questo tipo di confezione solo se intendete compostarla da soli.

4 – Frutta nuda

Molta frutta e verdura arriva con la sua confezione naturale. Veramente banane, meloni, avocado, cipolle e rape hanno bisogno di un vestitino di plastica su misura?

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5 – Fatevi recapitare la spesa a domicilio!

Con servizi come Zolle e MagiorDomus su Roma, per esempio, ridurrete l’impatto ambientale, agevolerete la produzione locale e non vi caricherete di inutili buste per gli ortaggi di stagione.

6 – Mescolatevi ai produttori locali

E se preferite scegliere di persona, allora cercate il farmer market più vicino a casa vostra, avrete la possibilità di comprare frutta e verdura di stagione direttamente dal contadino, a Km zero, acquistando in cassetta o portandovi il sacchetto da casa.

7 – Coltivateli voi

Perché non provarci? Le idee sono veramente tantee divertenti. Basta un balconcino e il gioco è fatto, almeno per qualche prodotto. Le vostre erbe aromatiche o due vasetti di piselli, ridurranno l’impatto ambientale di ognuno. I pomodori possono crescere in un secchio appeso al soffitto, mini verdure possono maturare alla finestra e i peperoncini daranno colore alla casa, basterà la luce del sole!

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