Piccolini Barilla e micotossine. La vicenda risale ad alcuni anni fa ma negli ultimi giorni su diversi siti web e su Facebook si stanno diffondendo articoli e post dedicati a questo argomento, con particolare riferimento ad una pubblicità comparativa tra i prodotti Plasmon e i prodotti Barilli di qualche tempo fa.
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Piccolini Barilla e micotossine. La pasta pensata per i bambini è sicura? Perché non è consigliata ai bambini sotto i 3 anni? Cosa c’entrano le micotossine? La vicenda risale, in realtà, ad alcuni anni fa, ma negli ultimi giorni su diversi siti web e su Facebook si stanno diffondendo articoli e post dedicati a questo argomento.
Tutto ebbe inizio con una pubblicità comparativa tra i prodotti Plasmon e i prodotti Barilla, che in passato era apparsa sui principali giornali italiani. La questione è complessa, ma abbiamo cercato di capire perché sulle confezioni della pasta Piccolini Barilla compare la dicitura ‘Per grandi e bambini sopra i 3 anni’.
Per questo abbiamo contattato direttamente Barilla. Insomma, questa pasta è pericolosa per i bambini?
La pubblicità comparativa tra prodotti Plasmon e Barilla
La questione della disputa tra Plasmon e Barilla sulle micotossine nei prodotti alimentari per bambini risale ad alcuni anni fa.
Plasmon è un’azienda che realizza prodotti alimentari specifici per la prima infanzia, mentre Barilla si occupa di prodotti ad uso corrente: la pasta Piccolini Barilla è un prodotto ad uso corrente, non un prodotto specifico per la prima infanzia.
Nel 2011 sui quotidiani italiani è comparsa una pubblicità comparativa creata da Plasmon che metteva a confronto i prodotti Plasmon e i prodotti Barilla con i relativi livelli di residui di micotossine e di pesticidi.
Questa pubblicità comparativa è stata giudicata scorretta e ingannevole da una sentenza del Tribunale di Milano perché confrontava due prodotti di categorie diverse per i quali i livelli di micotossine e di fitofarmaci accettabili per legge sono appunto differenti. In seguito alla sentenza la pubblicità comparativa tra prodotti Plasmon e Barilla è stata ritirata.
Cosa sono le micotossine?
Le micotossine sono tossine di tipo naturale in grado di formarsi durante la crescita di alcune piante. La formazione delle micotossine può riguardare i cereali ma anche altri alimenti come spezie, caffè, frutta secca e semi oleaginosi, come emerso da un’indagine condotta da Altroconsumo nel 2013.
La formazione delle micotossine nelle coltivazioni dei cereali avviene soprattutto a causa delle condizioni climatiche. Umidità e stagioni piovose possono portare ad un raccolto di grano o di altri cereali dove i livelli di micotossine sono maggiori.
Prodotti per la prima infanzia e prodotti ad uso corrente
Per comprendere meglio la questione del confronto nato alcuni anni fa tra Plasmon e Barilla è necessario sapere che in Italia esistono 2 categorie merceologiche ben distinte per i prodotti alimentari:
1) Prodotti alimentari per la prima infanzia, destinati ai bambini da 0 a 3 anni, con indicazione specifica e obbligatoria di tale fascia di età in etichetta. Si tratta di prodotti alimentari pensati appositamente per l’alimentazione dei bambini nella prima infanzia. Questi prodotti devono rispettare il target a cui sono rivolti e le relative leggi.
2) Prodotti alimentari ad uso corrente, in cui non vengono specificate indicazioni sull’età; si tratta dei comuni prodotti alimentari che ognuno di noi acquista per la propria alimentazione, al di fuori della fascia d’età da 0 a 3 anni per la prima infanzia.
I livelli di micotossine che le aziende devono rispettare sono diversi per i prodotti destinati alla prima infanzia e per i prodotti ad uso corrente.
Piccolini Barilla per grandi e bambini sopra i 3 anni
Da qualche tempo sulle confezioni di pasta Piccolini Barilla possiamo notare la dicitura ‘Per grandi e bambini sopra i 3 anni’. Barilla ha aggiunto questa frase sulle confezioni dei prodotti in modo completamente volontario con l’obiettivo di informare al meglio i consumatori. La dicitura indica che la pasta Piccolini Barilla non è un prodotto per la prima infanzia e che è quindi adatta per i bambini da i 3 anni in su.
La precisazione, che non è obbligatoria né imposta dalla legge, serve per tutelare i consumatori e per guidarli nella scelta più adatta dei prodotti per i bambini molto piccoli, dato che il consumatore medio spesso non è a conoscenza della differenza tra prodotti per la prima infanzia e prodotti ad uso corrente.
La produzione della pasta Piccolini Barilla segue le norme di legge per i prodotti ad uso corrente, non per i prodotti per la prima infanzia. Barilla tiene a precisare di non avere tra le proprie referenze alcuna linea di prodotti per la prima infanzia.
La provenienza del grano utilizzato da Barilla
Per la produzione della propria pasta Barilla utilizza grano sia italiano che proveniente dall’estero. La scelta del grano, come specificato dall’azienda, rispetta sempre le leggi sia del Paese di provenienza della materia prima sia del Paese in cui il grano verrà utilizzato per la produzione della pasta. Barilla ha tra le priorità l’utilizzo di grano coltivato nelle vicinanze dei propri stablimenti.
La presenza di micotossine nel grano non è una peculiarità del grano coltivato all’estero dato che può riguardare anche il grano coltivato in Italia, ad esempio a causa di una stagione particolarmente umida e piovosa. Barilla tiene a precisare che le proprie scelte si basano su grano di qualità proveniente dall’Italia, dalla Francia e dal Nord America. Il 65-70% del grano utilizzato da Barilla è comunque grano italiano.
Questa è la quantità di grano italiano rispettosa degli standard di qualità richiesti dall’azienda che Barilla riesce ad avere a disposizione ogni anno dal nostro Paese, tenendo conto che la qualità del grano in qualsiasi Paese ha delle oscillazioni in base all’andamento stagionale delle coltivazioni.
Sia il grano italiano che il grano proveniente dall’estero vengono sottoposti da Barilla a controlli rigorosi perché le materie prime e i prodotti alimentari finiti devono rispettare le leggi vigenti per la sicurezza. Le leggi normano sia le materie prime che i prodotti finiti.
Barilla tra i propri prodotti include la pasta a marchio Voiello, che è realizzata solamente con grano italiano, nello specifico con grano Aureo coltivato in Abruzzo.
I Piccolini Barilla fanno male ai bambini?
In vendita, come già sottolineato, esistono dei prodotti alimentari per la prima infanzia specifici per la fascia d’età dei bambini al di sotto dei 3 anni. I Piccolini Barilla non rientrano e non sono mai rientrati nella categoria dei prodotti alimentari per la prima infanzia.
Barilla ha specificato che le micotossine potrebbero creare problematiche per la salute soltanto nel caso di un’esposizione molto prolungata nel tempo a livelli elevati di tali sostanze.
In Italia quando le micotossine nei prodotti alimentari superano i livelli stabiliti dalle norme di legge, tali prodotti vengono ritirati dalla vendita, come è successo di recente per la farina di mais bramata a marchio Conad.
Barilla è un’azienda che si occupa di produzione alimentare, non di nutrizione. Rispetta le leggi produttive del settore alimentare ma non può dare consigli su alimentazione e salute.
Possiamo dare la pasta ai nostri bambini?
Quando si tratta di alimentazione dei più piccoli bisogna sempre avere un’attenzione maggiore. Scegliamo quindi il più possibile pasta di qualità e adatta alla fascia di età: da evitare ad esempio – a parere degli esperti – l’integrale prima dei 18-24 mesi vista la grande presenza di fibre che potrebbero limitare l’assorbimento di importanti nutrienti.
Se però non si evidenzano problemi di crescita o carenze, il pediatra potrebbe dare l’ok per il consumo di pasta integrale o di altri cereali integrali anche qualche mese prima. Ciò può farvi capire come ogni bambino rappresenti un mondo a sé e di conseguenza l’importanza di calibrare l’alimentazione sul singolo caso con l’aiuto dell’esperto.
Il suggerimento conclusivo è quindi quello di pianificare la dieta per i propri bambini con l’aiuto del pediatra o di un nutrizionista esperto in alimentazione dei più piccoli. Solo loro infatti possono valutare quali siano gli alimenti più corretti da assumere, con le porzioni, le quantità e l’apporto calorico più adatto per i bambini nella fascia di età della prima infanzia e oltre.
Marta Albè
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