“Come ho costruito la mia casa di legno” (Compagnia delle Foreste, 2011) è il titolo del libro scritto da Samuele Giacometti per testimoniare il percorso di realizzazione del suo progetto Sa di legno, un titolo che esprime l’innumerevole girandola di significati racchiusa in questa meravigliosa impresa. Sa come declinazione del verbo sapere, quello usato per progettare e costruire, ma anche quello profumato che esala dal legno, quando lo annusi. Sa di come le iniziali dei componenti di una famiglia fatta di 4 persone che a un certo punto decide di andare a vivere in una casa di legno.
Dopo aver levigato l’ultimo tronco della sua casa di legno ed essere stato più volte celebrato per la sua impresa, Samuele Giacometti, ingegnere meccanico, si è domandato: “come è possibile che riproporre oggi un ciclo di trasformazione che era la norma nei secoli scorsi ha portato il mio progetto a essere studiato all’ENEA, premiato con il Casa Clima Award e la Bandiera Verde di Legambiente?”.
Oggi fa rumore ciò che fino a pochi decenni fa era saggezza popolare, senso comune e tradizione. E se la memoria vacilla, diventa necessario limitare l’ingratitudine umana e affidare le conoscenze alla carta. “Come ho costruito la mia casa di legno” (Compagnia delle Foreste, 2011) è il titolo del libro scritto da Samuele Giacometti per testimoniare il percorso di realizzazione del suo progetto Sa di legno, un titolo che esprime l’innumerevole girandola di significati racchiusa in questa meravigliosa impresa. Sa come declinazione del verbo sapere, quello usato per progettare e costruire, ma anche quello profumato che esala dal legno, quando lo annusi. Sa di come le iniziali dei componenti di una famiglia fatta di 4 persone che a un certo punto decide di andare a vivere in una casa di legno.
Samuele Giacometti abita in Val Peserina, in provincia di Udine, terra ricca di boschi e di buon legname in cui numerosi sono gli edifici nati dal legno. I modelli cui ispirarsi sono innumerevoli, ma questo non toglie a Samuele Giacometti il desiderio di approfondire la conoscenza della materia per creare un prodotto tutto suo.
Inizia una lunga fase di “riempimento del contenitore”, durante la quale lo studio dei libri di biologia si aggiunge a quelli sulla scienza delle costruzioni e ai manuali di software di progettazione. Al termine, Samuele è pronto per far muovere i primi passi alla sua impresa.
Sostenibilità è, fin dall’ideazione, un obiettivo concreto da perseguire in modo coerente: sostenibilità economica, sociale e ambientale. Vi si applicano un universo di metodologie e pratiche progettuali che mirano a valorizzare le risorse naturali locali e i saperi antichi, lontano dalle storture del sistema.
“Decisi che tutto sarebbe iniziato dalle piante della Val Peserina e che avrei annotato le tappe significative e il modo in cui venivano raggiunte, garantendone la tracciabilità”. Il percorso legno-pianta, legno-tronchi, legno-trave diventa oggetto di un viaggio che non arriva mai a superare la distanza di 12 chilometri dalla sede scelta per costruire la casa.
Quale legno? E di chi fidarsi nella scelta? Della tradizione costruttiva che da secoli usava legno massiccio o dei distributori di legname che consigliano legno lamellare. L’osservazione delle vecchie travi ha fatto optare la prima scelta, portando alla selezione di non più di 43 piante per la costruzione dell’intera abitazione.
L’identificazione del legno e la possibilità di ricostruire la filiera produttiva risalendo tutti i passaggi e le trasformazioni – secondo gli standard PEFC – sono gli elementi che, hanno portato il progetto Sa di legno a ricevere innumerevoli riconoscimenti. Alla certificazione CasaClima B+ dall‘Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia, si aggiungono, nel 2010, il CasaClima Award, la Bandiera Verde di Legambiente ed il primo Certificato di Progetto PEFC in Italia, terzo caso nel mondo.
La casa inoltre è diventata modello di studio per il Laboratorio LCA & Ecodesign” dell”ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile) di Bologna.
Premi che non hanno certo fatto perdere la testa al deus ex machina di questo ambizioso progetto. Più gratificanti, dalle parole del suo libro, sono le emozioni che una vita immersa nel legno consente di sentire. Qualcosa che neanche lo scrittore più esperto riuscirebbe facilmente a tradurre. “Portare i nostri sensi nel bosco e poi nella casa ci ha fatto provare e ci sta facendo provare sensazioni difficili da spiegare” confessa Samuele Giacometti, a greenMe.it. Solo il sorriso sereno e gioioso dei figli Diego, Diana e Pablo che camminano scalzi sul pavimento o lo sguardo riappacificato della moglie Sarah che si appoggia sui colori neutri e sulle nervature vive del legno riescono, anche se parzialmente, a comunicare ciò che significa vivere in una casa di legno.
Norbert Lantschner, direttore di Agenzia Casaclima, nella prefazione al libro dice che “il legno è il tesoro ritrovato del ventunesimo secolo”. Nel 2011 si celebra l’anno delle foreste per ricordare al mondo intero l’importanza di questa immensa fonte di vita. Peccato aver dimenticato questa inestimabile risorsa per molti anni!
A Casa Klima è affidato invece il compito di verificare che l’abitazione rispetti i criteri di qualità ed efficienza ambientale richiesti. Sa di Legno li supera alla grande e viene premiata per la particolare virtuosità in campo energetico. Una casa di legno altamente efficiente e “a chilometri zero” costruita con le proprie mani. Può esserci soddisfazione più grande?
Pamela Pelatelli