Marco Giustiniani, il ragazzo malato fibrosi cistica che abbraccia la dieta vegan (VIDEO)

E' affetto da fibrosi cistica e da una grave forma di emofilia, ma ha un grande cuore e coraggio da vendere. Si chiama Marco Giustiniani, ha 24 anni e ha iniziato, da pochi giorni, un progetto vegan. Il suo obbiettivo è dimostrare al mondo che una dieta senza derivati animali non ha nulla da invidiare a una dieta onnivora, come ben sappiamo.

È affetto da fibrosi cistica e da una grave forma di emofilia, ma ha un grande cuore e coraggio da vendere. Si chiama Marco Giustiniani, ha 24 anni e ha iniziato, da pochi giorni, un progetto vegan. Il suo obbiettivo è dimostrare al mondo che una dieta senza derivati animali non ha nulla da invidiare a una dieta onnivora, come ben sappiamo.

Così, convinto che alle persone piaccia vedere con i propri occhi e testare le cose, ha pensato: quale migliore prova di una prova vivente? Marco, con estrema onestà e coraggio, ha raccontato a greenMe.it la sua scelta di condivisione.

Com’è nata l’idea del progetto?

Diciamo l’idea in generale nasce grazie agli attivisti vegani che, postando i loro video su Facebook, ci rendono coscienti di cosa succeda realmente affinché noi possiamo avere la carne nel nostro piatto. Noi purtroppo nasciamo in una società nella quale mangiare altri esseri viventi ci viene quasi “imposto”, non viene dato un peso al fatto in se per se, per noi è normalità. Non tendiamo ad associare la carne che compriamo nelle vaschette con gli effettivi animali, sono quasi due cose separate per la nostra mente e per me è una realtà sconvolgente.

L’idea specifica del progetto nasce invece a causa delle reazioni delle persone di fronte alla frase “sono vegano”. Sei visto quasi come un alieno, subito ci sono domande del tipo “Ma quindi mangi solo verdure? E le proteine dove le prendi?” e soprattutto ti viene quasi dato dell’idiota perché si pensa tu ti stia facendo del male, perché l’uomo a parer loro deve per forza mangiare carne per stare bene in quanto, sempre a parer loro, onnivoro. Per sfatare questa montagna di miti ho pensato: quale migliore prova di un ragazzo con due malattie e seri problemi di assimilazione che vive benissimo e mette massa muscolare grazie ad una dieta vegana?

marco giustiniani 2

Come stanno andando questi primi giorni di cambiamento di alimentazione?

Devo dire molto meglio di quanto pensassi. Io devo ammettere, anche per correttezza, che fino a 4/5 mesi fa ero un vero e proprio carnivoro, mangiavo carne moltissime volte a settimana. Piano piano vedendo i video mi sono sempre più allontanato dalla carne, quasi fino a provare fastidio nel guardarla. Ora, dopo poco più di due settimane che non tocco più niente che derivi da animali. Devo ammettere che mi sento meglio, mi sento come più leggero, nonostante stia mangiando tantissimo tutti i giorni per mettere su peso. Calcolate che in poco più di 2 settimane sono già riuscito a prendere quasi 2 kili

Quali credi che siano le difficoltà maggiori che dovrai affrontare in questo percorso?

Una delle difficoltà maggiori che ho, e che credo abbiano tutti i vegani, è la difficolta di essere vegano in un mondo che non lo è. I derivati animali si nascondo veramente dietro a qualunque alimento siamo abituati ad usare, devo stare attento ad ogni singola etichetta, spesso devo ricorrere all’uso di internet dentro i negozi o i pub prima di poter comprare o ordinare qualcosa per accertarmi che uno specifico marchio non usi derivati animali… Figuratevi che perfino la birra, il pancarrè o le stesse olive sott’olio spesso sono una minaccia!

Come ti dovresti curare secondo la medicina?

Secondo la medicina dovrei imbottirmi di pasticche praticamente tutto il giorno e fare una marea di fisioterapie respiratorie. Io non vi mentirò, non so se sia giusto o sbagliato, ma prendo le medicine indispensabili per vivere e più che tanta fisioterapia faccio molto sport. Questa, però, è una domanda un po’ complicata, non vorrei essere frainteso. Io sono assolutamente contro la sperimentazione animale, se potessi ora far smettere con un pulsante tutte le sperimentazioni animali esistenti nel mondo, lo farei senz’altro nonostante so che se sono vivo ora è anche “grazie” a queste. Detto questo, ammetto che spesso, anzi in realtà tutti i giorni, devo prendere delle medicine che, vuoi o non vuoi, derivano da animali o comunque da sperimentazioni su essi.

Non vorrei passare per ipocrita e qui la linea è molto sottile: sono assolutamente contrario come ho già detto alla sperimentazione sugli animali e la fermerei subito, però d’altro canto non ho la forza e penso che non riuscirò mai ad averla di lasciarmi morire, in caso di riacutizzazioni, non prendendo le medicine che mi salvano la vita. Purtroppo io non sento di avere scelta in questo caso, sarebbe un po’ come chiedere ad una tigre di mangiare verdura per ridurre le morti degli altri animali. Spero comunque con questa dieta di riuscire a diminuire sempre di più le medicine da prendere diarie e prego in un futuro in cui la medicina non sperimenti su esseri viventi e non abbia farmaci derivanti da essi, anche perché spesso i farmaci sono sperimentati su animali obbligatoriamente, ma non significa che questa abbia contribuito positivamente allo sviluppo..

Cosa dicono i tuoi medici di questa scelta?

In realtà con i miei medici non ne ho ancora parlato, nella vita mi sono sempre trovato di fronte a divieti dei medici di cose che presumibilmente non avrei dovuto assolutamente fare, ma che poi ho comunque fatto e sono qui a raccontarli senza averne avuto effetti collaterali devastanti. Gli stessi tatuaggi: sono un emofilico pieno di tatuaggi, quando mi vede la dottoressa del centro si mette le mani nei capelli ogni volta! Avevo paura sarebbe stato dunque l’ennesimo divieto al quale sarei dovuto andare contro. I primi di giugno ho un controllo, durante il quale parlerò della questione con i medici e vedremo se tutto starà andando bene

Cosa vorresti dire alle persone che sono nella tua stessa situazione?

Vorrei dirgli solamente di amare la vita per come gli è stata data! Di apprezzare ogni giorno e non mollare mai! Ma soprattutto, come dico sempre, se venisse chiesto a me di scegliere ora, in questo momento, come sarei voluto nascere e cosa avrei cambiato della mia esistenza, non cambierei assolutamente nulla, questo sono io, la mia esistenza ha contribuito a creare me! Quindi ragazzi, amatevi per ciò che siete!

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Roberta Ragni

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