Turanot, obiettivo Cancun 2010 raggiunto! Il Catamarano fotovoltaico sbarca alla conferenza sul clima

“Green revolution, pannelli solari, sostenibilità... mi domando quanti di noi ci credono davvero”; “ma sì, è sempre la stessa storia, il petrolio mica lo puoi sostituire”; “già... mio Dio... e quello che cavolo è?”... no, non c'è stato nessun dialogo del genere alla conferenza sui cambiamenti climatici di Cancun. Ma è bello immaginare che due delegati un po' disillusi, mentre prendevano il caffé all'Hotel Moon Palace, di fronte a un'ampia vetrata rivolta al porto della città, abbiano visto in diretta l'arrivo di Turanor, la barca alimentata a energia solare più grande del mondo.

“Green revolution, pannelli solari, sostenibilità… mi domando quanti di noi ci credono davvero”; “ma sì, è sempre la stessa storia, il petrolio mica lo puoi sostituire”; “già… mio Dio… e quello che cavolo è?”… no, non c’è stato nessun dialogo del genere alla conferenza sui cambiamenti climatici di Cancun. Ma è bello immaginare che due delegati un po’ disillusi, mentre prendevano il caffé all’Hotel Moon Palace, di fronte a un’ampia vetrata rivolta al porto della città, abbiano visto in diretta l’arrivo di Turanor, la barca alimentata a energia solare più grande del mondo.

Il catamarano, dopo essere partito più di due mesi fa da Monaco e aver fatto tappa a Miami, si trova ora a Cancun, la seconda delle sette tappe principali (le altre sono San Francisco, Sidney, Singapore e Abu Dhabi) che lo riporteranno a Monaco dopo aver compiuto – prima volta nella storia per una imbarcazione di questo tipo – la circumnavigazione del pianeta. O almeno questo è l’obiettivo dei sei membri del team. Ma non si tratterà solo di record. Turanor, che nella lingua inventata da JRR Tolkien per i suoi libri significa il potere del Sole, è soprattutto la testimonianza delle potenzialità delle energie rinnovabili, in particolare quella solare. Ecco perché l’arrivo è stato pianificato in modo da coincidere con la Cop XVI – Sedicesima Conferenza sui Cambiamenti Climatici.

Questa è una pietra miliare nel progresso della solar mobility – ha ricordato il proprietario della barca, l’imprenditore austriaco Immo Stroher il mio sogno è vedere l’energia solare prendersi il giusto posto, non solo sui tetti, ma anche sulle strade, sui mari e nel cielo del futuro. Belle parole, e soprattutto bei fatti: con 5780 pannelli solari distribuiti sulla superficie, Turanor viene spinta da due turbine a elica alla velocità media di 8 nodi, con punte massime di 15. Con queste prestazioni, entro la primavera del 2012 dovrebbe essere a Monaco. E visto che la capienza massima della barca è di 200 persone, si pensa già di utilizzarla come yatch di lusso una volta terminato il giro del mondo. Ok, esisterà sicuramente un’alternativa più nobile, ma si tratta pur sempre di riciclo.

Roberto Zambon

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