E’ da qualche mese ormai che a Bologna esiste una nuova piccola realtà, una nuova prospettiva verde, nata dalla consapevolezza che qualcosa può cambiare. Il gruppo Primavera Urbana ha creduto fortemente nella possibilità di fare qualcosa a favore della mobilità sostenibile e questa determinazione ha portato alla concretizzazione della loro idea: il progetto BI-BO.
È da qualche mese ormai che a Bologna esiste una nuova piccola realtà, una nuova prospettiva verde, nata dalla consapevolezza che qualcosa può cambiare. Il gruppo Primavera Urbana ha creduto fortemente nella possibilità di fare qualcosa a favore della mobilità sostenibile e questa determinazione ha portato alla concretizzazione della loro idea: il progetto BI-BO.
Ultimamente non è così difficile, girando per le strade del centro di Bologna, osservare la loro particolare bicicletta a tre ruote carenata che porta a spasso turisti o cittadini bolognesi.
La loro iniziativa è a dir poco lodevole: rendere, in modo del tutto gratuito e nel pieno rispetto dell’ambiente, un servizio utile a tutti.
Chiunque lo volesse, infatti, può richiedere un passaggio da un punto all’altro del centro storico, scoprendo così un nuovo modo, decisamente piacevole, di muoversi e di vedere la città.
Il veicolo BI-BO è un risciò con diversi accorgimenti tecnici che lo contraddistinguono:
- È reclinato (ha quindi una seduta più comoda delle tradizionali biciclette)
- Ha 3 ruote (a tutto vantaggio della stabilità)
- È in grado di trasportare – oltre al guidatore – due persone più i relativi bagagli
- È a pedalata assistita (cosa gradita, soprattutto in caso di carico consistente)
- È carenato (per una massima protezione in caso di pioggia)
- È dotato di un pannello fotovoltaico sul tettuccio, in grado di ricaricare, almeno parzialmente, la batteria del motore elettrico aumentandone l’autonomia.
Il servizio, come già detto, è assolutamente gratuito; ma naturalmente qualunque aiuto è ben accetto. Precisiamo che per “aiuto” non si intende una mancia al conducente, bensì un contributo all’acquisto di un nuovo veicolo ibrido.
Con l’aiuto dei cittadini volenterosi, ma anche dei commercianti di Bologna che stanno già sostenendo l’iniziativa pubblicizzandola nei loro locali, sarà quindi possibile estendere il parco veicoli e rendere il servizio sempre più diffuso. Al momento si stanno raccogliendo fondi per l’acquisto del 2° veicolo BI-BO e si sta lavorando ad una nuova grafica.
La parola agli ideatori dell’iniziativa: “L’idea di un mezzo ibrido a pedali ci è venuta la scorsa estate, in vacanza. Viaggiando si scoprono spesso iniziative valide già collaudate che funzionano: in Italia purtroppo da qualche decennio siamo fermi, sicuramente più per l’inerzia della politica che per le capacità individuali. Storicamente il popolo Italiano è fantasioso, intraprendente, ricco di inventori e pioneri, ma a livello istituzionale sembra che in questo periodo si pensi principalmente a difendere interessi di tipo economico, anziché puntare sulla cultura, sulla ricerca e l’innovazione. All’estero ci sono già diverse esperienze di bici-taxi ecologico, il primo lo avevamo visto a Dublino addirittura nel 2006, ma è un mezzo che circola con successo anche in Spagna, in Olanda, in Germania. – Spiegano Carlo, Lorenzo e Sergio, promotori di BI-BO – Ci sembrava incredibile che in una città come Bologna, specialmente nel suo splendido centro storico, non ci fosse un mezzo del genere. Si parla tanto di sostenibilità, di traffico, mobilità, inquinamento, ma poi nessuno fa niente di concreto, di veramente incisivo. L’idea ha cominciato a diventare un vero e proprio progetto lo scorso inverno: ci siamo informati sulle aziende che producono questi mezzi, sui costi, sulle caratteristiche tecniche e sulle prestazioni, e alla fine ci siamo “buttati”. Abbiamo comprato con le nostre risorse il risciò elettrico e lo stiamo mettendo a disposizione dei bolognesi, grazie all’aiuto dei pedalatori volontari che in queste settimane ci stanno sostenendo”. “Cercavamo un modo per dare un messaggio chiaro alla città: ‘Un futuro diverso è possibile, dobbiamo muoverci!‘ Per questo abbiamo scelto lo slogan ‘Bologna si muove‘: vorremmo che la direzione di questo movimento fosse una città più accogliente, più pulita, più ricca di opportunità culturali e di socializzazione. Insomma più persone che si confrontano nelle strade e nelle piazze, meno gente chiusa in casa davanti alle televisioni in preda alla paura e ai pregiudizi.
“Sul nostro sito www.bi-bo.it abbiamo lanciato una raccolta fondi con l’obiettivo di riuscire ad acquistare un secondo mezzo, e magari un terzo e un quarto… Non abbiamo mai avuto in mente un’impresa, ognuno di noi ha già il proprio lavoro, ma un’iniziativa con scopi sociali rilevanti. Vorremmo che BI-BO diventasse una risorsa per chi si muove nel centro di Bologna, ma anche un modo per creare occupazione e aiutare le persone che ne hanno maggiormente bisogno: disoccupati, cassintegrati, ragazzi stranieri che studiano in Italia e che al compimento del diciottesimo anno di età hanno bisogno di un lavoro per potere rimanere nel nostro paese. Crediamo che il progetto stia riscuotendo simpatia e generando entusiasmo in città, siamo fiduciosi che le istituzioni e i privati possano capirne il senso e appoggiarci per realizzarlo”.
Di idee buone purtroppo non se ne vedono moltissime e, quando se ne vedono, spesso non vengono messe in pratica. Questa sembra avere tutte le carte in regola, bisogna soltanto alimentarla per tenerla viva. Noi non potevamo far altro che appoggiarla e, nel nostro piccolo, contribuire a farla conoscere per portarla all’attenzione del pubblico, ma anche delle istituzioni con la speranza, nell’immediato, che si riesca a raggiungere presto la quota necessaria per l’acquisto del secondo veicolo e, a lungo termine, che diventi un progetto sostenuto dal Comune stesso.
Lettori bolognesi, è Natale, fatevi questo regalo!
Damiano Della Grotta