Cinque donne anziane hanno dedicato la loro vita alla cura di circa 1.300 cani randagi. Accade in Cina, paese dove le leggi che tutelano questi animali sono praticamente assenti. Le intraprendenti vecchiette corrono appena possono nel loro rifugio, dove somministrano ogni giorno 400 kg di gustoso cibo, preparato a partire dalle 04 di mattina
Cinque donne anziane hanno dedicato la loro vita alla cura di circa 1.300 cani randagi. Accade in Cina, paese dove le leggi che tutelano questi animali sono praticamente assenti. Le intraprendenti vecchiette corrono appena possono nel loro rifugio, dove somministrano ogni giorno 400 kg di gustoso cibo, preparato a partire dalle 04 di mattina.
Situata nella Cina centrale, nella provincia dello Shaanxi, la struttura è stata fondata nel 2009 dalla allora sessantenne Wang Yanfang, che lo ha sempre mantenuto esclusivamente grazie alle donazioni. Ha poi ottenuto l’aiuto di altre quattro donne, e, insieme, si prendono cura dei loro moltissimi cani che altrimenti sarebbero stati catturati e allontanati dalle autorità, verso chissà quale orribile destino.
Sono così dedite alla causa che hanno persino scelto di rinunciare ai festeggiamenti del Capodanno cinese (che ha dato inizio all’anno della Capra) per trascorrere la giornata con i cani abbandonati. Ecco la squadra di nonne-coraggio che hanno deciso di fare la cosa giusta in un paese in cui si stima che ogni giorni circa 30.000 cani per la loro carne o per la pelliccia. È un commercio che vale più di dieci milioni di euro l’anno.
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