HyDro-Power: produrre energia elettrica scaricando il water

Generare energia elettrica dallo scarico del water! È la trovata “green” di Tom Broadbent, laureando in design industriale all'università De Montfort nel Leicester, che ha pensato di incanalare e usare l'energia che si disperde al momento di tirare lo sciacquone del WC per generare elettricità.

Generare energia elettrica dallo scarico del water! È la trovata “green” di Tom Broadbent, laureando in design industriale all’università De Montfort nel Leicester, che ha pensato di incanalare e usare l’energia che si disperde al momento di tirare lo sciacquone del WC per generare elettricità.

Secondo il suo calcolo infatti, ogni essere umano utilizza mediamente settemila litri d’acqua all’anno, ai quali si aggiungono i litri consumati ogni giorno per fare la doccia, o usare il lavandino, il lavello e tutti quegli strumenti che ci permettono di aprire un rubinetto per veder scendere l’acqua dall’alto verso il basso.

In questo modo però, dopo averla usata per le nostre attività quotidiane, quest’acqua precipita nel sistema fognario e da li si disperde; se invece venisse recuperata in qualche modo, come avviene nelle centrali idroelettriche, si trasformerebbe lo spreco d’acqua in una fonte di energia.

L’ispirazione mi è venuta tirando la catena nel bagno di un albergo“, ha commentato Broadbent. “Constatavo che l’acqua andava giù molto rapidamente e con grande forza. Mi sembrava logico che questa energia potesse essere sfruttata in modo da generare energia elettrica“. Tutto questo naturalmente senza produrre residui e riducendo quindi a zero l’impatto ambientale di tale produzione.

Tom-Broadbent-HyDro_Water

Così il giovane studente ha creato HyDro-Power, un sistema che utilizza l’acqua scaricata da water, lavandini e docce per produrre elettricità, mettendo in moto le pale di una turbina adattata ai tubi di scarico. Ideato per gli edifici a più piani, se installato in un palazzo di sette piani, l’ingegnoso dispositivo è in grado di offrire energia risparmiando ogni anno 1.415 dollari (ovvero circa 1.160 euro).

L’elettricità ottenuta da questo sistema può essere ridistribuita all’interno dell’edificio, per alimentare gli impianti di condizionamento, il riscaldamento o gli ascensori, o rimessa nella rete nazionale.
Ora non resta che attendere qualche brillante investitore che punti sull’idea del giovane Broadbent che nel frattempo si è candidato per vincere il prestigioso Dyson Award che sarà assegnato il prossimo 3 Agosto al concept più innovativo ed ecologico.

Verdiana Amorosi

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