E' la prima lampadina al mondo realizzata con materiali riciclati, contiene la metà del mercurio delle normali lampadine a risparmio energetico attualmente in commercio, dura 7 volte di più di quelle ad incandescenza ed è made in Italy. E' Ekò la lampadina ecologica a basso consumo prodotta dall'azienda italiana, Wiva Group di Scandicci (in provincia di Firenze) e presentata al pubblico durante Ecomondo 2009.
È la prima lampadina al mondo realizzata con materiali riciclati, contiene la metà del mercurio delle normali lampadine a risparmio energetico attualmente in commercio, dura 7 volte di più di quelle ad incandescenza ed è made in Italy. E‘ Ekò la lampadina ecologica a basso consumo prodotta dall’azienda italiana, Wiva Group di Scandicci (in provincia di Firenze) e presentata al pubblico durante Ecomondo 2009.
In occasione della messa al bando da parte dell’Unione Europea delle lampadine incandescenti da 100watt, vi avevamo proposto alcune idee per riciclare le lampadine in modo creativo, ma la Wiva Group è andato oltre e ha pensato bene di rigenerare quelle giunte al loro capolinea. Ekò infatti è fabbricata riutilizzando non solo i mercuri e fosfori delle vecchie lampadine, ma anche i restanti materiali come, ad esempio vetro, plastica e metalli.
La quantità di mercurio utilizzata è pari a 2,5 mg contro i 5mg prescritti dalla legge e contenuti nelle attuali lampade a basso consumo in commercio. In tal modo vengono ad attenuarsi le controindicazioni e le accuse che, nonostante i vantaggi riconosciuti in termini di consumi, vengono imputatie alle lampade a risparmio energetico, prima fra tutte quelle di contenere mercurio, elemento chimico altamente inquinante.
Ekò, infatti non solo dimezza la potenzialità di inquinamento delle sorgenti a basso consumo, ma ne completa il ciclo virtuoso del processo di smaltimento differenziato. Come sottolinea, infatti, Giuseppe Ranieri, amministratore delegato della Wiva Group: “Ekò dimezza la potenzialità di inquinamento delle sorgenti a basso consumo ma soprattutto risolve il problema dello stoccaggio delle merci riciclate attraverso il loro riutilizzo. In questo modo si instaura un circolo virtuoso, che auspichiamo sia preso in considerazione e seguito anche da altre aziende. Per questo motivo abbiamo deciso di non brevettarla“.
Anche del punto di vista degli imballaggi, Ekò si distingue per l’utilizzo di un packaging composto al 100% da carta riciclata.
Sul fronte delle prestazioni, la nuova lampadina di Wiva Group garantisce una durata di 10.000 ore al pari delle sorgenti di Classe A della stessa tipologia già in commercio ed è essa stessa garantita 2 anni , come tutti i prodotti della linea VIVA.
E la “luce verde” di Ekò è stata subito apprezzata dal FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano, che ha deciso di adottare queste nuove lampadine in ogni edificio di sua proprietà: “Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa per dare un segno concreto della nostra attenzione alla tutela ambientale – commenta Costanza Pratesi dell’Ufficio Paesaggio e Territorio – l’ecosostenibilità è uno dei valori che da sempre ci contraddistingue, di pari passo con la protezione del patrimonio artistico e naturalistico. La luce che illuminerà i luoghi del FAI sarà così una luce ‘verde’, proprio perché originata dal riutilizzo di materiali, tra cui alcuni inquinanti“.
Da parte nostra la speranza che sempre più case ed uffici imitino l’esempio della Fondazione.
Simona Falasca