I 5 fattori che favoriscono l’obesità degli animali

I chili di troppo non sono un problema che riguarda solo noi, ma sempre più spesso anche il mondo animale. Negli ultimi anni, infatti, l'obesità si è diffusa a velocità impressionante anche fra cani, gatti e tante altre specie animali. Il Dottor David Allison, docente di biostatica presso l'Università dell'Alabama, ha condotto uno studio interamente incentrato su questo fenomeno.

Il Natale è appena passato e si inizia a fare i conti con l’implacabile bilancia pesapersone che, con la precisione di un orologio svizzero, ci mostrerà un segno tangibile di quanto queste festività hanno inciso sul nostro peso forma. I chili di troppo, però, non sono un problema che riguarda solo noi, ma sempre più spesso anche il mondo animale. Negli ultimi anni, infatti, l’obesità si è diffusa a velocità impressionante anche fra cani, gatti e tante altre specie animali.

Il Dottor David Allison, docente di biostatica presso l’Università dell’Alabama, ha condotto uno studio interamente incentrato su questo fenomeno. Allison ed il suo team hanno esaminato i diversi mutamenti di peso in 24 specie animali diverse, osservando 12 maschi e 12 femmine: tra questi cani, gatti ma anche topi selvatici prelevati da colonie che vivono in stretto contatto con l’uomo.

La ricerca aveva lo scopo di approfondire le ragioni che sono alla causa dell’obesità negli animali domestici ma anche di quelli selvatici che vivono nei pressi di centri abitati ed ha evidenziato cinque cause principali, alcune sicuramente sorprendenti.

Cibo grasso, animale grasso

L’aumento di oltre il 40% del peso corporeo riscontrato in una colonia di ratti selvatici di Baltimora mette in evidenzia una maggiore ricchezza nella dieta degli animali: la colonia si nutre di rifiuti che con tutta probabilità sono più calorici di quelli presenti in passato. E questo ha una spiegazione molto semplice: la nostra alimentazione è notevolmente cambiata negli anni e così anche i nostri scarti. Quello che probabilmente trovano nella spazzatura i ratti oggi è sicuramente diverso, da un punto di vista nutrizionale rispetto a quello che era presente sulle nostre tavole cinquant’anni fa.

Uno stile di vita sedentario

Secondo la Pet Obesity Prevention, l’associazione che si occupa di prevenire l’obesità negli animali, sono circa 89 milioni gli animali domestici americani in sovrappeso o obesi. E come accade per noi umani, l’eccessivo peso corporeo espone queste creature a un innumerevole serie di malattie quali il diabete, l’artrite, la pressione alta. I nostri animali domestici sono fortemente influenzati dal nostro stile di vita: se siamo persone dinamiche e sportive con tutta probabilità anche Fido praticherà molta attività fisica, attraverso lunghe passeggiate all’aperto, o giocando a palla o magari in qualche escursione in montagna.

Ma la nostra società ci sta sempre più imponendo uno stile di vita sedentario e così anche i nostri beniamini finiscono per restare sdraiati sul divano a guardare la televisione. Per la salute di Micio sarebbe meglio rincorrere all’aria aperta una farfalla piuttosto che vederla svolazzare attraverso il tubo catodico. La qualità della vita quindi incide notevolmente sulla salute degli animali che se privati del giusto esercizio fisico e annoiati da un’esistenza sedentaria possono facilmente incorrere nell’obesità.

Tossine nei corsi d’acqua

Secondo un’indagine riportata dal New York Times, su 140 corsi d’acqua esaminati l’80% di questi presentavano campioni d’acqua contenenti residui tossici e farmaci quali, ormoni, antidolorifici, farmaci per la pressione e antibiotici.

Tali sostanze secondo il team del dottor Allison, possono interferire con il sistema endocrino degli animali al punto da rallentare il loro metabolismo, favorendo così, l’aumento di peso.

Pessime abitudini con i nostri animali domestici

Spesso a causa dei sensi di colpa che ci assalgono dopo aver lasciato Fido da solo tutta la giornata, abbiamo la cattiva abitudine di viziare i nostri animali e spesso lo facciamo attraverso il cibo, dando loro dei fuori pasto, o magari i nostri avanzi o cibi completamente inadeguati al loro fabbisogno. Alcuni di questi possono contenere più di seicento calorie che spesso sono più dell’intero fabbisogno del nostro animale. Cibi inadeguati o avanzi possono facilmente agevolare l’insorgere dell’obesità.

Climate Change

Gli animali, per una questione puramente genetica, sono molto più bravi di noi esseri umani ad ascoltare il loro corpo. Mangiano quando hanno fame e smettono quando sono sazi. Il problema è che come sempre l’uomo ci ha messo lo zampino, sconvolgendo il naturale corso delle cose ed i delicati equilibri degli animali. Secondo la ricerca condotta dal dottor Allison alcuni fattori ambientali possono sconvolgere la migrazione o il letargo degli animali alterando conseguentemente anche il loro peso. A causa del Climate Change alcuni animali hanno interrotto il loro letargo ed altri hanno accorciato le distanze delle loro rotte migratorie a causa della distruzione dei loro habitat. Questo comporta una minore attività fisica e quindi una maggiore riserva di calorie e quindi un aumento del peso corporeo.

Come sempre madre natura è costretta a pagare un prezzo molto alto per le sconsiderate azioni umane.

Lorenzo De Ritis

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